La domanda sembra oziosa, ma in realtà nasconde un problema importante. Se domani arrivassero gli alieni, chi sarebbe incaricato di provare a comunicare con loro in vece dell'umanità?
I migliori ambasciatori sarebbero probabilmente gli esponenti dell’Unità post rilevamento del Seti, Search for Extra-Terrestrial Intelligence (Ricerca di Intelligenza Extraterrestre), il programma dedicato alla ricerca della vita extraterrestre, che hanno a disposizione un protocollo d’azione per affrontare l’eventualità di un contatto con gli alieni.
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Lingua
Il problema principale sarebbe infatti quello di trovare un linguaggio comune (non necessariamente verbale) che consenta di scambiare informazioni sul livello di conoscenza, soprattutto in campo fisico, biologico e astronomico. Potrebbe però anche succedere che l’Onu, al pari di quanto accaduto in occasione di conflitti recenti, decidesse di delegare a un gruppo di Paesi (probabilmente Usa, Francia, Germania) il compito di fare da ambasciatori.
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Top secret
Le coordinate del rilevamento e del contatto dovrebbero comunque essere mantenute segrete, per evitare che i non autorizzati tentino di mandare messaggi contrastanti alla linea ufficiale.
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