La cometa ISON potrebbe aver superato la fase più difficile del suo viaggio: il passaggio a soli 1,2 milioni di chilometri dalla superficie solare.
L'annuncio arriva dal sito della Nasa: secondo l'agenzia spaziale americana, ulteriori analisi fatte da esperti cometologi indicherebbero che quella apparsa nelle ultime immagini dell'osservatorio SOHO non è una semplice scia di ciò che resta di un nucleo vaporizzato, ma la coda di una cometa almeno ancora in parte attiva.
Che cosa è accaduto ad ISON durante il perielio? Le foto minuto per minuto e la cronaca del suo viaggio coraggioso.
Gli esperti della NASA's Comet ISON Observing Campaign sostengono che almeno una piccola porzione del nucleo possa essersi salvata dall'aggressione del calore e della gravità solari.
Anche l'esperto cometologo della Nasa Karl Battams ha appena confermato, in un tweet, che i dati delle ultime ore indicherebbero che ISON si sta comportando come una cometa, e non come quel che resta di essa (gli aggiornamenti in tempo reale sulla situazione di ISON a questo link).
Nel corso dell'ultimo anno la cometa ISON è stata vista aumentare e diminuire di luminosità con insolite e inaspettate oscillazioni. Potrebbe dipendere, secondo gli esperti, dai diversi materiali che compongono il suo nucleo, che raggiungono il punto di ebollizione a diverse temperature.
L'analisi di questi repentini cambiamenti di magnitudine aiuteranno gli scienziati a capire qualcosa di più sulla composizione di questa cometa, che contiene materiale assemblatosi durante la prima fase di formazione del Sistema Solare, 4,5 miliardi di anni fa.
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