Spazio

Come soffitto il cielo

Il convegno dei Planetari italiani 2017: tecnologia, scienza e... tante stelle.

I Planetari italiani si ritroveranno dal 22 al 23 aprile al Planetarium Alto Adige di San Valentino in Campo in provincia di Bolzano per il meeting che, ogni anno in una sede diversa, riunisce chi opera in queste strutture fondamentali per portare l'astronomia al grande pubblico.

Grandi e piccoli. Siete mai stati in un Planetario? È un luogo dove una speciale apparecchiatura, chiamata appunto planetario, consente di riprodurre in maniera molto efficace il cielo stellato su uno schermo a forma di semisfera. Non solo, si possono riprodurre anche tutti i movimenti, reali e apparenti, che avvengono sopra le nostre teste, come il moto della volta celeste dovuto alla rotazione della Terra, il movimento dei pianeti e le fasi lunari. In Italia ci sono circa 150 Planetari, che ogni anno ospitano qualcosa come 300.000 spettatori. Alcuni sono grandi, con cupole di proiezione di 15-20 metri, altri medi e altri ancora davvero piccoli.

Esistono persino Planetari “mobili”, che utilizzano cupole gonfiabili di 3 o 4 metri di diametro e che sono alla portata di scuole o di associazioni di astrofili.

Il Planetarium Alto Adige di San Valentino in Campo (BZ) ospita il meeting 2017 dei planetari.

Immersivi. A San Valentino in Campo, Planetari grandi e piccoli si ritroveranno per fare il punto su vari temi. Prima di tutto le tecnologie: oggi esistono sistemi di proiezione digitale che consentono di “immergere” letteralmente gli spettatori in spettacolari video su pianeti, galassie e missioni spaziali. Non solo: con i planetari digitali ci si può spostare nello spazio in tempo reale, e andare a vedere, per esempio, come si presenta il cielo da Marte, da una stella lontana e perfino dall’esterno della nostra Galassia! Lo strumento installato a San Valentino in Campo ha anche una particolarità in più: cioè la possibilità di proiettare film in 3D da guardare con gli appositi occhialini per la stereoscopia.

Citizen science. Al convegno ci saranno interventi di tutte le principali ditte mondiali che operano nel settore ma anche di semplici “planetaristi” che illustreranno ciò che realizzano sotto le proprie cupole. Tra gli interventi più interessanti, quelli relativi al connubio tra l’astronomia e l’arte (musica, letteratura, poesia) e gli spettacoli dedicati a chi ha deficit visivi o uditivi.

Al meeting sarà anche presentato PRISMA (Prima Rete Italiana di Sorveglianza sistematica di Meteore ed Atmosfera), un progetto di citizen science per lo studio delle meteore, delle meteoriti e dei fenomeni dell'alta atmosfera che coinvolge enti di ricerca (in particolare l’INAF, cioè l’Istituto Nazionale di Astrofisica), osservatori astronomici professionali, osservatori amatoriali, scuole e perfino privati cittadini.

Workshop. Il giorno prima dell’inizio ufficiale del meeting, cioè venerdì 21 aprile, si terrà poi un workshop con la partecipazione di Larry Krumenaker, astronomo e professore americano, già direttore della rivista The Classroom Astronomer e presidente della International Science Writer Association. Krumenaker introdurrà alcune efficaci tecniche didattiche per l’insegnamento dell’astronomia: per risolvere le misconceptions del pubblico generale e degli studenti. E per trasformare le lezioni da noiose a eccitanti e stimolanti, sia nelle attività di un planetario sia in laboratori pratici in classe, e anche nelle presentazioni pubbliche dal vivo.

Ente nazionale. Il convegno è organizzato da PlanIt, l’Associazione dei Planetari Italiani, che rappresenta il nostro Paese presso l’International Planetarium Society, il massimo organismo mondiale in questo campo. A PlanIt possono aderire non solo operatori di Planetari ma anche astrofili, che magari sognano di realizzare un piccolo planetario nel proprio circolo, insegnanti e semplici curiosi delle scienze del cielo.

Le informazioni relative al meeting si possono trovare qui e chi fosse interessato a partecipare (non è obbligatorio essere soci) è pregato di scrivere a: presidente@planetari.org

16 aprile 2017 Gianluca Ranzini
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