I veicoli spaziali, come tutti quelli a reazione, sfruttano il terzo principio della dinamica: “a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”. Così i gas di scarico espulsi violentemente dai motori del veicolo imprimono per reazione al veicolo stesso una forza diretta in senso opposto. Quando esso ha raggiunto la velocità desiderata i motori vengono spenti e il veicolo procede per inerzia a velocità costante e in direzione rettilinea. Nel vuoto non c’è infatti alcun attrito, e quindi nessuna azione di freno. Per fermarsi oppure per cambiare direzione si usano razzi ausiliari, che sono puntati -per lo stesso principio- nella direzione opposta a quella verso cui ci si vuole muovere. Nel caso dei lunghi viaggi interplanetari, per mutare rotta le sonde spaziali sfruttano anche la forza gravitazionale esercitata su di essi dai pianeti cui passano vicino.