Che cosa bisogna studiare, per diventare astronauti? E quando ci si riesce, che cosa ci si deve aspettare dal viaggio, e dal soggiorno sulla ISS? Ne abbiamo parlato stamattina a Macerata - e in diretta sulla nostra pagina Facebook, dove potete ora rivedere il video - insieme all'astronauta dell'ESA Umberto Guidoni e a Giuseppina Pulcrano, dell'ufficio relazioni esterne dell'Agenzia Spaziale Italiana.
L'incontro si è svolto al Teatro Lauro Rossi nell'ambito di Panorama d'Italia, l'iniziativa "on the road" del settimanale con la quale stiamo portando il lato più curioso e interattivo della scienza in molte città dello Stivale.
Prima sui libri, poi nello Spazio. L'Italia ha un ruolo di primo piano nelle relazioni internazionali con le varie agenzie spaziali mondiali. L'ASI, come ci ha raccontato Giuseppina Pulcrano, finanzia borse di dottorato, master e programmi di scambio per gli aspiranti lavoratori dello Spazio (astronauti e non solo). I temi di studio? L'osservazione della Terra e la sua tutela; il funzionamento dei satelliti, il trasporto spaziale, ma anche i temi giuridici e la cooperazione internazionale (dato l'ambiente multiculturale che si crea sulla ISS).
La faccia nascosta della Luna. Tra le opportunità più interessanti per i giovani che si vogliono avvicinare allo spazio c'è il progetto "Moon Mapping", in collaborazione con la Cina, per mappatura della Luna in 3D a partire dai dati del satellite cinese Chang'E-1. Nel progetto sono coinvolti 7 Università e 2 Centri di ricerca italiani. Oppure, esperienze formative presso i centri Nasa della durata di due o tre mesi.
Dalla teoria alla pratica. Umberto Guidoni, che proprio in questi giorni festeggia i 15 anni dal suo soggiorno sulla ISS - il primo europeo a raggiungere la stazione spaziale - ci ha poi fatto rivivere l'esperienza del viaggio e della vita quotidiana nello Spazio. Abbiamo ripercorso il lancio dello Shuttle ("un camion spaziale, alto come un palazzo di 20 piani"), l'accoglienza a bordo, un pranzo a base di cibi reidratati, l'attività fisica e il sonno sulla ISS.
A spasso nello Spazio. Con l'aiuto della realtà virtuale, siamo usciti dall'airlock e ci siamo fatti trasportare dal braccio robotico della stazione spaziale, nella simulazione di una attività extraveicolare (con un inconveniente: ci siamo staccati dai cavi e abbiamo persino dovuto azionare il jetpack!). Lo Shuttle è ora un pezzo da museo: gli astronauti che si stanno formando oggi voleranno forse con Orion, la navicella della Nasa che ci riporterà sulla Luna e, in futuro, su Marte.
Si conclude con molti bei ricordi e una calorosa partecipazione la nostra tappa a Macerata.
Il prossimo appuntamento è a Perugia, il 13-14 maggio.