Quando si può contare su una serie indiscussa di recenti successi - come quelli che annovera SpaceX - ci si può permettere di guardarsi per un attimo alle spalle, e sorridere dei fallimenti incontrati lungo la strada. Così Elon Musk, che di recente ha lanciato un satellite con il primo stadio di un Falcon 9 riciclato, e che è riuscito a riutilizzare anche il cargo spaziale Dragon, ha mantenuto la promessa di prendersi meno sul serio, e postato su Twitter una serie di défaillances delle sue tecnologiche creature.
Negli USA li chiamano blooper: sono gli errori presenti nei film e sfuggiti ai registi, o al contrario tagliati e riproposti a scopo ironico (famosi sono quelli a canestro delle star NBA).
Strada in salita. Noi le definiremmo papere, che tuttavia sono state necessarie per arrivare al successo: oggi SpaceX è in grado di far atterrare verticalmente il primo stadio del Falcon 9 sulla terraferma e su una piattaforma galleggiante in mare, come si ricorda alla fine del video. Che mostra una serie di scivoloni commessi dal 2013 ad oggi, inclusi errori di mira con razzi finiti in acqua, esaurimenti precoci di propellente, rientri troppo violenti, errori dei radar... per un filmato di due minuti pieno di disastri spettacolari.
Bilancio positivo. Finora sono stati 21 i tentativi di rientro controllato del primo stadio del Falcon 9 (su 41 lanci); 16 sono andati a buon fine, e il primo successo è del 2015.
Tra qualche anno forse, Musk parlerà con la stessa leggerezza dei test di lancio del Falcon Heavy, il lanciatore progettato per portare l'uomo su Marte e sulla Luna, il cui battesimo previsto per fine anno si preannuncia difficile.