XMM-Newton
la maggioranza dei giganteschi buchi neri ospitati nel centro delle galassie non sono stati attivati negli ultimi 11 miliardi di anni da collisioni e fusioni di galassie, come si pensava finora.
Immagine di parte del campo di cielo studiato dal progetto COSMOS ottenuta dal telescopio da 3,5 metri di apertura CFHT (Canada France Hawaii Telescope). Le piccole croci rosse indicano alcune delle remote galassie attive che ospitano al loro centro un buco nero supermassiccio che sono state oggetto di questo studio. CFHT/IAP/Terapix/CNRS/ESO
Uno dei misteri insoluti è l'origine della materia che può attivare un buco nero quiescente e innescare violente esplosioni al centro della galassia, così da renderlo un nucleo galattico attivo (AGN).
Hubble
XMM-Newton
Chandra
Spitzer
hanno osservato in dettaglio più di 600 galassie attive.
la stragrande maggioranza di queste galassie attive, più comuni e meno brillanti, non vengono "accese" dalle fusioni tra galassie.
XMM-Newton
la maggioranza dei nuclei attivi si trova in galassie di massa circa 20 volte superiore a quanto previsto dalla teoria della fusione tra galassie.
i buchi neri sono solitamente nutriti da processi interni alla galassia stessa, come instabilità del disco o episodi di formazione di stelle, invece che da collisioni tra galassie.