Il Quintetto di Stephan è un gruppo compatto di galassie scoperto 130 anni fa e situato a circa 280 milioni di anni luce dalla Terra in direzione della costellazione di Pegaso. E' il primo gruppo di galassie ad essere stato scoperto ed è il più studiato fra tutti gli ammassi galattici compatti . In realtà le componenti del sistema sono quattro, ma quando venne scoperto non ci si rese conto che la galassia in basso a sinistra nell'immagine, NGC 7320, non appartiene al gruppo, ma si trova apparentemente nelle sue vicinanze per motivi prospettici. Questo piccolissimo ammasso, che potremmo definire come un vero e proprio groviglio di galassie, ci fornisce una rara opportunità di osservare un piccolissimo gruppo galattico dominato da galassie a spirale caratterizzato da una debole emissioni di raggi X che si trova nella fase di transizione verso un sistema più sviluppato costituito da galassie ellittiche e con una intensa emissione di radiazione X. Le quattro galassie che formano il Quintetto di Stephan interagiscono infatti tra di loro ed essere testimoni dei drammatici effetti di queste collisioni galattiche e della conseguente evoluzione del sistema è di straordinaria importanza per comprendere l’origine degli aloni di gas caldo che emettono grandi quantità di raggi X tipici di molti gruppi di galassie.
Immagine ottica del Quintetto di Stephan (con riportate le designazioni delle galassie componenti) ripresa dal Canada-France-Hawaii Telescope (CFHT) con sovrapposta l’immagine X in falsi colori (la banda di colore blue che separa le due galassie più grandi a sinistra con le altre due più piccole a destra). La galassia in basso a sinistra, NGC 7320, non appartiene al Quintetto di Stephan.
Dall’analisi dei dati spettroscopici dei singoli componenti del gruppo è stato possibile determinare le loro velocità relative ed è risultato che la galassia NGC 7318b sta attraversando il nucleo del mini-ammasso ad una velocità di circa 3,2 milioni di chilometri all’ora, poco meno di 900 km/s. L’ipotesi più probabile è che il suo velocissimo moto provochi una potentissima onda d’urto che riscalda il gas che incontra nel suo cammino sino a valori tali da emettere raggi X, dando origine all’arco di colore blue (in falsi colori) che dall’alto verso il basso sembra dividere in due parti le quattro componenti del Quintetto di Stephan. A questo fenomeno va aggiunto il riscaldamento del gas prodotto dalle esplosioni di supernova ed i potenti venti stellari generati da stelle supermassicce formatesi a seguito delle perturbazioni indotte dal moto di NGC 7318b.
A dimostrazione di ciò e di un riscaldamento da shock prodotto da collisioni tra galassie del gruppo verificatesi nel passato, un vasto alone di emissione X a frequenze più alte (non rappresentato nell’immagine) è stato infatti osservato attorno a tutto il sistema dal satellite europeo XMM-Newton.
Il Quintetto di Stephan mostra inoltre un ulteriore segno di complesse interazioni avvenute nel passato, in particolare la lunga appendice di stelle e gas che nella parte sinistra dell’immagine si diparte dalla galassia NGC 7319. Queste particolari morfologie sono state provocate molto probabilmente da uno o più passaggi di NGC 7317 attraverso le regioni centrali dell’ammasso.