Almeno una cintura di polveri cosmiche fredde è stata individuata attorno a Proxima Centauri, la stella più vicina al Sistema Solare, a circa 4,2 anni luce dalla Terra. La scoperta resa possibile dall'analisi dei dati del radiotelescopio ALMA, in Cile, rende questa nana rossa - già nota per avere in orbita Proxima b, un esopianeta "terrestre" potenzialmente abitabile - ancora più interessante: i residui cosmici indicherebbero la presenza di un sistema planetario complesso, e non di un pianeta isolato.
gelida cintura. L'anello sarebbe formato da resti di rocce e ghiaccio organizzati in una fascia che si estende per qualche centinaio di milioni di km da Proxima Centauri, con una massa totale pari a un centesimo di quella della Terra. Le polveri avrebbero una temperatura di circa -230 °C, la stessa della Fascia di Kuiper, nella zona esterna del Sistema Solare. Un altro anello, ancora più freddo, potrebbe trovarsi ancora più all'esterno, a una distanza 10 volte maggiore rispetto al primo.
Tracce interessanti. Poiché queste cinture di polveri sono tipicamente i residui dei dischi di accrescimento che danno origine ai pianeti, la loro presenza attorno alla nana rossa sembrerebbe indicare un sistema multiplo di pianeti, ancora non individuati (eccetto Proxima b) con una storia di interazioni che avrebbero dato origine ai residui cosmici. Entrambi gli anelli si trovano comunque molto lontani dall'esopianeta terrestre, che orbita a soli 4 milioni di km dalla sua stella madre.
Ancora da scoprire. Un'alternativa, ancora più suggestiva, è che la prima cintura sia un anello di polveri che circonda un gigantesco esopianeta ancora non scoperto, che potrebbe orbitare a 1,6 anni luce dalla nana rossa. Ulteriori affermazioni occorreranno per verificare la ricerca, in pubblicazione sulla rivista Astrophysical Journal Letters.
Colpi di scena. Proxima Centauri e Proxima b continuano a riservare sorprese. Nell'agosto 2016 veniva diffusa la notizia della scoperta di un "vicino di casa" terrestre; solo due mesi più tardi, quella della presenza di acqua liquida su di esso, e di una debole atmosfera gassosa a proteggerlo. Quest'anno abbiamo letto di venti stellari che potrebbero erodere la sua atmosfera, trasformandolo in un mondo infernale; ma anche che, a certe condizioni orbitali, la vita su di esso potrebbe in effetti essere possibile: potrebbe persino essere completamente ricoperto da un oceano.