È partita lo scorso 21 settembre la costruzione di quello che sarà il più grande radiotelescopio orientabile al mondo, che sorgerà nella regione cinese dello Xinjiang, nel nord-ovest del Paese. A dare la notizia il quotidiano South China Morning Post, che spiega come l'antenna parabolica del radiotelescopio Qitai (QTT) – che deve il proprio nome alla contea nel quale verrà installato – avrà un diametro dieci metri superiore a quella dell'attuale radiotelescopio più grande al mondo, lo statunitense Green Bank.
In alto e all'asciutto. La parabola del QTT misurerà 110 metri e sarà orientabile: questo permetterà al radiotelescopio di puntare in qualunque direzione del cielo dell'emisfero nord, consentendo agli astronomi di raccogliere i dati necessari a rispondere alle domande più disparate – dalla formazione stellare al rilevamento delle onde gravitazionali, dei buchi neri e della materia oscura.
QTT verrà posizionato in un bacino rettangolare circondato dalle montagne per ridurre al minimo il rumore radio. L'altitudine di 1.800 metri manterrà l'umidità al minimo, impedendo al vapore acqueo di interferire con le osservazioni. La parabola verrà manovrata grazie a dei piccoli motori posizionati sul retro, chiamati attuatori.
Fisso o orientabile? Attualmente la Cina detiene il record del radiotelescopio fisso più grande al mondo: si chiama FAST (da Five hundred meter Aperture Spherical Telescope, ovvero telescopio con apertura sferica di cinquecento metri) e ha una parabola dal diametro effettivo utilizzabile di 300 metri. La costruzione, iniziata nel 2011 e terminata nel 2016 (ne avevamo parlato qui), è costata circa 160 milioni di euro (contro i 100 milioni inizialmente previsti). La superiorità di QTT sta nel fatto che, a differenza di FAST, l'antenna parabolica riuscirà a ruotare in qualunque direzione, catturando informazioni da una porzione ancora più grande di cielo.