Esiste una profonda differenza fra le galassie a spirale, dove tuttora continuano i processi di formazione stellare, e le galassie ellittiche, formate solo da stelle molto antiche. Le prime appaiono brillanti agli strumenti infrarossi dell’osservatorio orbitante Herschel, a causa delle grandi quantità di polvere che contengono, mentre nelle galassie ellittiche la polvere risulta quasi completamente assente. ?
Herschel
Herschel
Un misterioso “aspirapolvere cosmico” sembra aver ripulito le galassie ellittiche, già note per essere caratterizzate da un bassissimo tasso di formazione di nuove stelle.
A sinistra, l'immagine di una galassia a spirale nell'ottico (sopra) e nell'infrarosso lontano(sotto). A destra, il confronto ottico e infrarosso per una galassia ellittica. Mentre la prima risulta brillante al telescopio Herschel per la presenza di polvere, la seconda è trasparente perché le polveri sono quasi assente.
Un risultato davvero sorprendente perché un altro telescopio spaziale infrarosso, lo Spitzer della NASA, proprio in queste galassie ellittiche recentemente aveva rilevato che la polvere viene continuamente prodotta e immessa nello spazio interstellare dalle giganti rosse, stelle di massa simile a quella del Sole e molto numerose, che al termine del loro processo evolutivo si espandono e disperdono nello spazio interstellare i loro inviluppi più esterni composti di gas e polveri.
Grazie ai dati raccolti dai due telescopi spaziali, è stato possibile stabilire che la polvere viene sì prodotta continuamente nelle galassie ellittiche, ma la sua vita è relativamente breve. Sembra infatti che i grani di polvere non possano sopravvivere per più di 50 milioni di anni, un periodo di tempo molto breve, se paragonato alle scale temporali dei processi cosmici.
La mancanza della polvere a temperature estremamente basse nelle galassie ellittiche meno ricche di nuove stelle rappresenta quindi un'evidenza molto chiara dell'importanza della polvere nel processo di formazione stellare.