Spazio

Che succede se un razzo ti cade sulla testa?

Dopo alcuni giorni di preoccupazioni la vicenda del Lunga Marcia è finita senza complicazioni, ma se il razzo fosse caduto sulla terraferma, chi avrebbe pagato i danni?

Alla fine quel pezzo di razzo cinese da 25 tonnellate e grande quanto una balenottera azzurra si è distrutto in gran parte attraversando l'atmosfera: il poco che ne era rimasto è finito nell'Oceano Indiano, non lontanissimo dalle Isole Maldive. Nessun danno a persone o cose. A precipitare "in modo incontrollato" è stato il corpo centrale del razzo Lunga Marcia 5B che lo scorso 29 aprile è stato lanciato dallo spazioporto di Hainan (Cina) per portare in orbita Tianhe (armonia dei cieli) il modulo centrale della nuova stazione spaziale cinese. Missione compiuta, ma del corpo centrale del razzo, lungo circa 30 metri, si è perso il controllo e così è precipitato senza poterlo dirigere là dove sicuramente non avrebbe fatto danni.
 
La fortuna (e un po' anche il fatto che il 70% abbondante del pianeta è ricoperto d'acqua) è venuta in aiuto: sia in questo caso, sia in altri, le probabilità che un detrito piombi su una casa o su una persona sono remote. Ma cosa potrebbe succedere se quel caso dovesse avverarsi, causando magari seri danni? Gli avvocati esperti di questioni spaziali non hanno dubbi: affrontare il problema sarebbe molto complicato. Proviamo a capire il perché.
 
1: la spazzatura spaziale è illegale?
Tecnicamente no. Non esiste una legge che proibisca a pezzi di razzo di schiantarsi sulla superficie terrestre, tuttavia ci sono regole che permettono di stabilire chi è responsabile se un detrito dovesse provocare danni a cose o persone. Secondo Christopher Johnson, consulente legale di Secure World Foundation per gli "affari spaziali", ci sono un trattato e una convenzione internazionali che possono fare da riferimento: l'Outer Space Treaty (del 1967) e lo Space Liability Convention (del 1972).

Il primo definisce ciò che si è legalmente autorizzati a fare nello Spazio, mentre la seconda definisce chi è responsabile degli oggetti spaziali che causano danni. «Tuttavia», spiega Johnson, «la responsabilità per danni non significa che uno Stato abbia in qualche modo infranto la legge, ma semplicemente che è responsabile del danno che ne deriva e che c'è un obbligo vincolante di risarcimento per quel danno». Insomma, è come dire "sei stato tu e ora dovresti ripagare i danni".
 
Molti Paesi, inclusi gli Stati Uniti, gran parte dell'Europa e la Cina, hanno accettato i termini della Space Liability Convention: ciò significa che se la caduta di quel pezzo del razzo Lunga Marcia avesse causato danni in uno dei Paesi firmatari della Convenzione, quella nazione avrebbe potuto chiedere alla Cina il risarcimento dei danni.

È tutto teorico, però: nella realtà non è così semplice. Invocare la Convenzione è una decisione politica, oltre che legale. Addirittura, afferma Michael Listner, fondatore della Space Law & Policy Solutions, «se un detrito spaziale dovesse creare da qualche parte un grosso cratere fumante e causare molti danni, non è così automatico che quel Paese si appelli alla Convenzione: se politicamente fosse meglio non farlo, non se ne farebbe nulla».

2: qualcuno ha mai utilizzato la Convenzione sulla responsabilità?
Sì, è successo una sola volta: nel 1978 il satellite militare sovietico Cosmos 954 in fase di rientro perse il reattore nucleare che alimentava gli strumenti di bordo - che si schiantò nei territori del nord-ovest del Canada, contaminando una vasta area. Il governo canadese decise di utilizzare la Convenzione e chiedere i danni all'URSS: inizialmente i sovietici negarono ogni responsabilità, ma di fronte alla realtà dei fatti accettarono di pagare un risarcimento di 6 milioni di dollari canadesi "non per obbligo giuridico ma per gentile concessione". Comunque, non è chiaro se sia mai stato pagato l'intero importo.
 
3: se un detrito spaziale si schianta su casa mia, posso chiedere i danni?
No, purtroppo non si può. Deve essere il Paese a invocare la Convenzione e gestire i negoziati, e i vari Paesi hanno regole diverse su come gestire i danni ai privati causati dai detriti spaziali. Negli Stati Uniti, se un razzo di proprietà del governo si schiantasse nel soggiorno di qualcuno, il proprietario della casa potrebbe teoricamente citare in giudizio il Governo in base al Federal Torts Claim Act (FTCA), uno strumento legale piuttosto complesso che però consente a un privato cittadino di intraprendere un'azione legale contro il Governo. In Italia la strada migliore sarebbe quella di aprire, con la propria assicurazione (sempre che se ne abbia una), una procedura contro danni causati da terzi.

4: e adesso?
Adesso nulla. Un altro razzo è precipitato, così come decine di altri, e nulla fa pensare che ci sia la volontà di mettere mano alla questione. Neppure adesso che lo Spazio è aperto alle space company: quale azienda potrebbe fare fronte o anche solo sopravvivere a una causa per un risarcimento multimilionario?

15 maggio 2021 Luigi Bignami
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