Letteralmente, “worm-hole” significa “buco di verme”. Questo termine è stato coniato per indicare i tunnel spaziotemporali che (teoricamente) potrebbero collegare due buchi neri. Tali tunnel sarebbero creati dall’immensa forza gravitazionale dei buchi neri, e al loro interno lo spazio e il tempo (concetti strettamente correlati) sarebbero molto diversi da come li conosciamo. Secondo Kip Thorne e Michael Morris, fisici del CalTech, i “wormhole” si potrebbero usare per balzare da un punto all’altro dell’universo superando la velocità della luce. Recentemente, poi, il fisico britannico Stephen Hawking (autore del libro Dal Big Bang ai buchi neri) ha ipotizzato che siano una specie di macchina del tempo cosmica. Altri scienziati ritengono invece che queste speculazioni siano assurde, perché non è stato ancora provato che i buchi neri esistano davvero. Figuriamoci i “wormhole”.