Unici e indisturbati esploratori della faccia non vista della Luna, il lander e il rover cinesi della missione Chang'E-4 si sono fotografati più volte a vicenda, durante le fasi iniziali del loro lavoro. Il 3 gennaio 2019 l'Agenzia spaziale cinese è entrata nella storia con il primo allunaggio di una sonda sulla regione della Luna permanentemente nascosta a un osservatore terrestre.
Cartolina inedita. Il lander ha quindi liberato il rover lunare Yutu-2, che ha cominciato a esplorare il suolo disseminato di piccoli crateri, lasciando dietro di sé le tracce delle sue ruote cingolate. L'immagine panoramica che vedete qui sopra, ottenuta unendo un'ottantina di foto del cratere di allunaggio del lander, mostra il coniglietto di giada (Yutu, appunto) avventurarsi sulla superficie ancora poco conosciuta di quella parte di satellite. Della stessa immagine esistono anche una versione panoramica ad alta risoluzione e un video.
Rispetto alle immagini precedenti del rover, in cui la superficie lunare sembra rossiccia per via della calibrazione dei sensori delle telecamere, più sensibili a questa lunghezza d'onda, la nuova foto è stata corretta per apparire più verosimile.
Dalle prime foto, questa regione della Luna appare frastagliata e "rugosa", butterata di crateri, con una crosta probabilmente più spessa e più antica. Ci sono anche pochi di quei "mari lunari" di basalto scuro creati dalla lava sulla regione a noi visibile. Esplorare la geologia di questa parte del nostro satellite e condurvi semplici esperimenti di radioastronomia sono alcuni degli obiettivi scientifici della missione Chang'e-4 (per approfondire).
Letargo preventivo. L'espressione faccia oscura spesso utilizzata per indicare la parte di superficie lunare studiata da questa missione è impropria: entrambe le facce della Luna ricevono la stessa quantità di energia solare, tanto è vero che, periodicamente, Yutu-2 viene messo in stand-by in via precauzionale, per il timore delle alte temperature.
Quando il Sole è a picco sul sito dell'allunaggio (il cratere Von Kármán) le temperature superficiali raggiungono i 200 °C. Quando invece su questo emisfero della Luna è notte, le temperature raggiungono i -180 °C, e anche in questo caso il robottino viene messo a dormire: il suo predecessore, sull'emisfero visibile, era stato messo ko e aveva cessato di operare proprio a causa delle rigide temperature della notte lunare.