Addio foglioline lunari: è stato bello, finché è durato. A tre giorni dalla notizia del primo seme germogliato sulla Luna, all'interno del lander cinese Chang'E-4, la pianta di cotone di cui tutti parlavano è morta... congelata. Per sopravvivere contava sulla luce solare indirizzata nel contenitore metallico in cui si trovava, ma, ora che è calata la notte sulla faccia lontana della Luna, le temperature sono precipitate a -170 °C.
La scatola che conteneva i preziosi semi (di cotone, ma anche di patata e Arabidopsis, una piccola pianta da fiore) non era riscaldata e le forme di vita al suo interno non possono sopravvivere, come avevano anticipato i ricercatori a capo dell'esperimento.
Vita in barattolo. Nella mini biosfera lunare custodita dal lander c'erano anche lieviti e uova di moscerini della frutta. La speranza era che le piante producessero ossigeno per i moscerini, che avrebbero potuto nutrirsi dei lieviti e produrre CO2 per alimentare la fotosintesi. Oltre al cotone non sono germogliate altre piante, e sulla schiusa delle uova non sono arrivate notizie. In ogni caso ora che è notte - lo sarà per due settimane - l'intero ecosistema si decomporrà nel contenitore e non contaminerà in alcun modo la superficie del nostro satellite.
È notte, dormi. Il lander Chang'E-4 è entrato in modalità di riposo per proteggere le strumentazioni dal gelo della notte lunare: non essendoci atmosfera, l'escursione termica tra notte e giorno è netta e le variazioni di temperatura sono estreme. Le stesse misure precauzionali sono state prese qualche giorno fa per il rover Yutu-2, che si trovava sotto il Sole a picco, a una temperatura di 120 °C.
La Luna impiega circa 27 giorni terrestri per completare una rotazione, quindi giorno e notte durano circa due settimane. Nello stesso lasso di tempo completa però anche un'orbita attorno alla Terra. Ecco perché della Luna vediamo sempre la stessa faccia, e su quella "lontana" - ma non oscura: il Sole ci batte lo stesso! - la Cina ha appena spedito una missione.