[Notizia in aggiornamento] La sonda della NASA Cassini si è rimessa in contatto con la Terra dopo il primo, rischioso tuffo tra l'atmosfera di Saturno e il confine più interno visibile dei suoi anelli.
Tutto "nominale". La prima delle 22 manovre del Gran Finale di missione, che vedranno la sonda esplorare una regione del pianeta mai studiata prima - tra le nuvole atmosferiche e l'anello più vicino ad esse - è stata completata con successo. Cassini sta ora trasmettendo dati scientifici e ingegneristici, oltre a foto ancora non processate e in formato "grezzo", al NASA's Deep Space Network Goldstone Complex nel Deserto del Mojave, in California.
Looks like 1st images of Saturn's atmosphere are back! Don't look like the closest yet ... pic.twitter.com/hXqpfyjCZ0
— Carolyn Porco (@carolynporco) 27 aprile 2017
Mai così vicino. In questo primo tuffo ancora cauto, proprio perché è il primo, la sonda si è portata a circa 3000 km dalle nubi superficiali di Saturno (dove la pressione è di circa 1 bar, comparabile a quella sulla Terra a livello del mare), e a 300 km dal limitare più interno degli anelli. Le immagini che ci sta inviando, sono le più ravvicinate e definite mai ottenute finora dell'atmosfera del pianeta e dei suoi fenomeni, come questo gigantesco uragano:
Our closest look ever at #Saturn’s atmosphere and giant hurricane. #GrandFinale https://t.co/giL0pulIEW pic.twitter.com/Qi3T2wSzc1
— CassiniSaturn (@CassiniSaturn) 27 aprile 2017
Prima esplorazione. Nessuno strumento si era mai avventurato in questa regione ampia circa 2000 km, nella quale, secondo le attuali simulazioni, le minuscole componenti degli anelli, se presenti e intersecanti il piano orbitale di Cassini, avrebbero lo spessore di particelle di fumo.
Misura di protezione. Alla velocità della sonda rispetto al pianeta, circa 124 mila km orari, queste particelle rischierebbero di compromettere la strumentazione. Ecco perché durante il primo passaggio, per prevenire eventuali impatti, la grande antenna a disco della sonda è stata usata come scudo (disabilitando momentaneamente le comunicazioni con la Terra).
Registrati e valutati gli eventuali danni, gli ingegneri della NASA decideranno quali strumenti esporre nei passaggi successivi. Qui sotto, in un tweet di @Rainmaker1973, un assaggio delle prime foto dell'atmosfera di Saturno, mano a mano che i dati arrivano a Terra:
.@CassiniSaturn Watching the hypnotic #Saturn's clouds motion and changes while @CassiniSaturn data are flowing https://t.co/iTi2ZFE1vg #CassiniInspires pic.twitter.com/Nggv9clOqU
— Massimo (@Rainmaker1973) 27 aprile 2017
La prossima manovra come questa è fissata per il 2 maggio.