Sul cargo spaziale di SpaceX lanciato verso la ISS giovedì 3 giugno alloggiavano, accanto a pomodori, cipolle, avocado e limoni destinati all'equipaggio, oltre un centinaio di baby calamari e 5.000 tardigradi, destinati a diventare protagonisti di alcuni interessanti esperimenti in orbita. Il carico complessivo (3.300 kg) include anche tre pannelli solari di nuova generazione, per rinnovare l'ormai datato sistema di generazione di energia della ISS, piantine di cotone e campioni di saliva e batteri orali da trattare con un dentifricio antiplacca in microgravità.
Relazione interessata. I baby calamari hawaiani (Euprymna scolopes) fanno parte dell'esperimento della NASA e dell'Università della Florida UMAMI (Understanding of Microgravity on Animal-Microbe Interactions), pensato per studiare gli effetti del volo spaziale sulle interazioni chimiche tra i batteri "buoni" e gli organismi animali che li ospitano. Questi molluschi instaurano una relazione di simbiosi con il batterio bioluminescente Vibrio fischeri, che abita nel loro mantello; i calamari lo nutrono con zuccheri e amminoacidi e in cambio il microrganismo irradia una luce che imita il bagliore lunare e aiuta gli animali a mimetizzarsi quando cacciano di notte.
Perché interessa anche a noi. Il calamaro hawaiano è spesso usato come organismo modello per studiare le interazioni tra batteri e animali sulle quali si basa anche la salute digestiva e immunitaria dell'uomo. L'ipotesi è che la microgravità alteri queste relazioni in un modo ancora non del tutto compreso. Gli esperimenti sui 128 calamari appena arrivati sulla ISS, che saranno congelati prima del loro viaggio di ritorno, contribuiranno a colmare queste lacune nella conoscenza e ad elaborare soluzioni per proteggere la salute degli equipaggi nelle missioni spaziali di lunga durata.
Veterani dello Spazio. I 5.000 tardigradi dell'esperimento Cell Science-04 saranno invece lanciati surgelati, e scongelati a bordo: l'obiettivo dello studio coordinato dall'Università del Wyoming è individuare i geni coinvolti nei processi di adattamento di questi organismi, capaci di sopravvivere quasi a tutto (l'ultimo loro viaggio spaziale, che li ha portati fino alla Luna, sembra essere infatti finito tragicamente).
Non solo animali. Tra gli altri esperimenti originali di questo carico meritano inoltre attenzione i modelli cellulari dei calcoli renali che spesso affliggono gli astronauti, che saranno usati per capire se la microgravità incoraggi la formazione dei microcristalli da cui hanno origine, test di igiene orale per migliorare la salute di denti e gengive degli equipaggi della ISS e alcune piantine di cotone per studiare come la crescita delle loro radici, che è strettamente legata alla gravità, influisca sulla resilienza dell'intera pianta, sul suo modo di sfruttare l'acqua e di sequestrare carbonio.