Al centro della nostra Galassia, la Via Lattea, c'è un buco nero, Sagittarius A*, in gran parte sconosciuto e misterioso come molto di ciò che lo circonda. Sappiamo che in quella regione vi sono come due enormi bolle di raggi gamma che si estendono al di sopra e al di sotto del piano galattico per circa 50.000 anni luce complessivamente. Chiamate bolle di Fermi, sarebbero il risultato di una miscela di gas e raggi cosmici molto intensi.
Una recente, approfondita analisi delle bolle di Fermi ha messo in luce qualcosa di sconosciuto fino ad oggi: dal loro interno, enormi "grumi" di gas molecolare si muovono ad altissima velocità e vengono espulsi con modalità del tutto ignote. La scoperta di questo fenomeno così sorprendente è, per Naomi McClure-Griffiths (Australian National University), che ha partecipato alla ricerca, qualcosa che potrebbe anche avere importanti ripercussioni sulla nostra Galassia: perché per dare vita a nuove stelle c'è bisogno di "materiale", ma se questo viene espulso, e quindi perso in grandi quantità, la Via Lattea potrebbe non essere più in grado di generarne.
Gli enigmi sono numerosi. Innanzi tutto non è chiaro come si siano formate le bolle di Fermi, nella nostra e in altre galassie. Un'ipotesi vuole che siano il risultato di supernovae esplose in prossimità del buco nero centrale delle galassie, un'altra che siano quel che rimane di un banchetto del buco nero stesso, che ha inglobato il materiale che gli circolava attorno e, di conseguenza, prodotto emissioni di gas in grandi quantità.
Ma ancora più misteriosa è la presenza di gas freddo e molto denso. Da dove arriva? Nessuno dei nostri modelli di simulazione, applicato a quel che sembra avvenire in prossimità del buco nero, riesce a dare una spiegazione all'esistenza di tale gas. È Sagittarius A* a espellere il gas, o le migliaia di stelle massicce presenti in prossimità del centro della galassia? «Non sappiamo come il buco nero o il processo di formazione possano produrre questo fenomeno», afferma l'autore principale dello studio, Enrico Di Teodoro (Johns Hopkins University). Qualcosa di simile è stato osservato anche in altre galassie «dove però sono presenti buchi neri molto più massicci e il numero di stelle in formazione in quelle regioni è alto, quindi è più facile spiegare la presenza di materiale freddo e denso, in quanto proviene proprio dalle stelle».
Purtroppo però quelle galassie sono molto lontane e non è semplice osservare i dettagli. La Via Lattea, invece, ci permette di entrare meglio nel suo cuore e, svelando i tanti segreti che ancora ci riserva, ci permetterà di capire anche i meccanismi di evoluzione di altre galassie dell'Universo.