Betelgeuse è la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione, dopo Rigel. Appartiene alla categoria delle supergiganti rosse, ovvero una stella in una fase già piuttosto avanzata della sua evoluzione. La sua distanza dalla Terra sino a pochi anni fa era stata stimata sui 427 anni luce, ma recentissime osservazioni radioastrometriche hanno suggerito un valore maggiore, pari a circa 600-680 anni luce. Sulla base di questo nuovo valore è stato necessario ricalcolare buona parte dei parametri stellari. In particolare il suo raggio misurerebbe circa 690 milioni di chilometri, pari a circa mille volte il raggio del Sole. Si tratta di una delle stelle più grandi finora conosciute. Se si trovasse al posto della nostra stella, i suoi strati esterni oltrepasserebbero l’orbita di Giove! La sua massa è stimata in 15-20 volte quella del Sole, pertanto, molto probabilmente, Betelgeuse concluderà la sua vita esplodendo come supernova.
A sinistra in alto, un’immagine di Betelgeuse ripresa dal Telescopio Spaziale ‘Hubble’. In basso a sinistra, le dimensioni di questa stella supergigante a confronto, rispettivamente, con le orbite della Terra e di Giove. A destra, la costellazione di Orione, Betelgeuse è la stella più luminosa in alto a sinistra. Anche ad occhio nudo il suo colore appare rossastro.
Adesso, i risultati di uno studio durato 15 anni e condotto da astronomi dell’Università di Berkeley, mostrano che questa stella supergigante in questo lasso di tempo ha visto diminuire il proprio diametro di circa il 15 per cento. Viste le sue dimensioni, il restringimento riscontrato corrisponde alla perdita di una lunghezza superiore al raggio dell'orbita di Venere.
Osservare questi cambiamenti è stato davvero sorprendente. A dispetto della diminuzione del diametro, infatti, la sua magnitudine, che viene monitorata costantemente, non ha mostrati riduzioni significative.
Secondo Edward Wishnow, uno degli autori dello studio, è possibile che nel fenomeno siano coinvolte gigantesche celle di convezione sulla superficie della stella, simili a quelle, chiamate “granuli”, che si osservano sulla fotosfera solare, ma di dimensioni ben superiori. Di fatto non sappiamo quali siano le cause del perché Betelgeuse si stia contraendo.