Spazio

Atterraggio di emergenza per la Soyuz MS-10

La capsula in viaggio verso la ISS ha dovuto effettuare una discesa balistica poco dopo il lancio, a causa di un problema a uno dei booster. Già stabilito un contatto radio con l'equipaggio.

La Soyuz MS-10 lanciata stamattina dal Cosmodromo di Baikonur ha avuto un problema a un booster e ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza, che è andato a buon fine. Il malfunzionamento del quale non è ancora ben chiara la natura si è manifestato pochi minuti dopo il lancio alle 10:40 ora italiana: la capsula si è staccata dal vettore e ha poi cominciato un rientro balistico verso terra. Alcune agenzie di stampa hanno riportato di aver visto l'apertura dei paracadute e, poco dopo, la capsula atterrata. La diretta televisiva russa è stata interrotta, come avviene di solito in circostanze come questa. La Nasa sta trasmettendo aggiornamenti in diretta dal centro di controllo di Houston.

Gli astronauti stanno bene. La Nasa ha confermato i due astronauti all'interno della Soyuz, l'americano Nick Hague e il russo Alexey Ovchinin, sono ora fuori dalla capsula e in buone condizioni. Subito dopo l'impatto i due hanno stabilito un contatto radio con le squadre di soccorso, che hanno impiegato circa 90 minuti per raggiungere il luogo dello schianto, 20 km a est da Dzhezkazgan, sempre in Kazakistan. Gli astronauti della ISS sono ben addestrati per emergenze di questo tipo. La traiettoria di rientro è più "diretta", con un angolo meno ampio, e li sottopone a una violenta decelerazione in fase di discesa, ma è uno scenario che viene simulato apposta durante l'addestramento.

I sobbalzi e il rientro. Gli scossoni a bordo nel momento del problema col booster, dalla diretta di stamattina:

Una prima visualizzazione della traiettoria di rientro di emergenza seguita dalla Soyuz:

Le conseguenze per la ISS. Quanto è accaduto potrebbe avere alcune conseguenze nell'alternanza degli equipaggi sulla ISS. Probabilmente, la Soyuz sarà tenuta a terra per qualche tempo per indagini sull'accaduto, e le prime missioni con equipaggio delle private SpaceX e Boeing sono programmate per la prossima estate (sempre che non slittino di nuovo). Inoltre, l'attuale equipaggio sulla stazione spaziale sarebbe dovuto rientrare a dicembre. Al momento non c'è modo di sostituirlo, e visto che non può rimanere a bordo per un tempo indefinito, potrebbe essere costretto a un rientro anticipato.

La Soyuz agganciata alla ISS non può rimanere nello Spazio molto a lungo (il "limite" è in genere sei mesi). Potrebbe quindi delinearsi lo scenario critico di una ISS temporaneamente "abbandonata".

L'agenzia spaziale russa, che nel frattempo ha formato una commissione di stato per indagare sull'accaduto, potrebbe in ogni caso lanciare una Soyuz vuota come "scialuppa di emergenza" che sia allo stesso tempo un test di sicurezza, per non mettere a rischio nuovi equipaggi.

11 ottobre 2018 Elisabetta Intini
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