Scott Kelly, l'astronauta che sta pasando un anno intero sulla ISS, nei giorni scorsi ha lanciato un tweet in cui mostrava quello che ha definito – in buona fede - «Il primo fiore mai cresciuto nello spazio». Subito ripresa da moltissimi media internazionali, ritwittata anche da Focus.it (mea culpa), la notizia si è rivelata però inesatta. L'hanno infatti smentita NasaWatch e altri esperti andando a rispolverare gli archivi dell'Agenzia Spaziale.
First ever flower grown in space makes its debut! #SpaceFlower #zinnia #YearInSpace pic.twitter.com/2uGYvwtLKr
— Scott Kelly (@StationCDRKelly) 16 Gennaio 2016
Il primato dei russi. Il Guinness per il primo fiore sbocciato nel cosmo spetta infatti ai russi che nel 1982 coltivarono a bordo della stazione spaziale sovietica Salyut-7 alcune piante di Arabidopsis thaliana. Nonostante il fatto sia correttamente documentato, non sono state mai pubblicate le immagini a corredo della notizia.
Più tardi, nel 2012, l'americano Donald Pettit realizzò un esperimento simile per interesse personale. Si prese cura di un girasole che riuscì a fare sbocciare nello spazio. Quindi no, non sono Scott Kelly e colleghi i primi cosmonauti con il pollice verde.
Astronauti giardinieri. Non è una novità che gli astronauti a bordo dell'ISS si siano dati al giardinaggio. Da quando è decollato il progetto Veggie nell'aprile 2014, gli abitanti della Stazione Spaziale Internazionale stanno cercando di coltivare verdure a chilometri di distanza dalla Terra (hanno già degustato lattuga romana spaziale).
Ma un primato è comunque da riconoscere a Kelly: la zinnia immortalata nel tweet dell'astronauta non sarà il primo e unico fiore mai sbocciato nello spazio, ma è sicuramente il primo piantato e poi fiorito a bordo dell'ISS.