Dopo CIMON, l'astronauta robot, e i robot SPHERES, una nuova generazione di aiutanti volanti sta per raggiungere la ISS: gli Astrobees, i robot compatti sviluppati dall'Ames Research Center della NASA, sono pronti ad affiancare gli astronauti nelle quotidiane mansioni di bordo.
Questi cubi di 30 cm per lato sono in grado di muoversi in autonomia o di essere controllati dal centro di comando di Terra. Sono provvisti di telecamere e sensori di navigazione per evitare gli ostacoli, di un touchscreen, di un microfono e di uno speaker, di torce e puntatori laser e di ventole per muoversi e ruotare nella direzione desiderata. Funzionano a batteria e quando sono scarichi si dirigono autonomamente alla più vicina stazione di ricarica.
Occhi (e orecchie) extra. Con i loro scanner possono verificare la disposizione di vari oggetti e aiutare gli astronauti nei compiti di inventario; possono monitorare la qualità dell'aria, i livelli del suono nei vari moduli o altre condizioni ambientali; con un braccio robotico possono spostare merci o condurre esperimenti e altri compiti di ricerca; e semplicemente con la loro presenza, rappresentano un'opportunità per studiare le interazioni uomo-macchina in microgravità. L'obiettivo è sollevare l'equipaggio di alcune "fatiche" nella manutenzione ordinaria, liberando tempo da dedicare alla scienza.
Due Astrobee raggiungeranno la ISS già questo mese, con un lancio dalla Wallops Flight Facility in Virginia. Con loro collaborerà, nei prossimi mesi, anche l'astronauta dell'ESA Luca Parmitano, che arriverà sulla Stazione Spaziale Internazionale a luglio, nell'ambito della missione Beyond.