Quando asteroidi della fascia principale del Sistema Solare (ossia quelli che si trovano tra Marte e Giove) entrano in collisione, i frammenti che si producono si riuniscono in raggruppamenti che orbitano attorno al Sole, formando famiglie di asteroidi più o meno numerose e più o meno grandi. In particolari condizioni, quegli asteroidi possono finire nello spazio vicino alla Terra.
Un team di ricercatori delle università di Belgrado (Serbia) e di San Paolo (Brasile) ha elaborato una simulazione orbitale degli asteroidi della famiglia Karma, a partire dall'impatto iniziale che diede origine alla famiglia stessa - lo studio è pubblicato su Monthly Notice della Royal Astronomical Society. I risultati suggeriscono che, nel corso del tempo, 350 membri di quella famiglia si sono trasferiti vicino all'orbita terrestre e che una decina potrebbero essere attualmente in uno spazio molto vicino alla Terra, finora mai scoperti perché sono pochissimo luminosi.
La famiglia Karma. Questa famiglia di asteroidi prende il nome dal suo corpo più grande, l'asteroide 3811 Karma, scoperto nel 1953. I ricercatori stimano che circa 137 milioni di anni fa un oggetto sconosciuto colpì un corpo che aveva un diametro compreso tra 34 e 41 chilometri, dando origine a numerosi oggetti più piccoli. Sono condriti carbonacee, perciò riflettono poca luce e sono di conseguenza difficili da trovare, e tuttavia «nuove osservazioni condotte negli ultimi due anni hanno rivelato la posizione di 317 membri della famiglia Karma, ma all'appello ne mancano almeno una decina», afferma Debora Pavela (Università di Belgrado), coordinatrice del lavoro. A questa conclusione il team è giunto dopo avere simulato l'evoluzione delle orbite dei vari corpi che si ottennero a partire dalla collisione iniziale: una simulazione estremamente complessa che tiene conto sia dell'azione gravitazionale dei pianeti sul gruppo di asteroidi, sia dell'effetto Yarkovsky, ossia dell'influenza della radiazione solare sull'orbita degli asteroidi, misurabile su tempi lunghi.
Asteroidi terrestri? Simulazioni ripetute hanno mostrato che nel corso della vita della famiglia Karma l'effetto Yarkovsky ha causato la migrazione di 350 grandi asteroidi, di oltre 1 chilometro di diametro, verso una regione instabile della fascia principale degli asteroidi, dove si riscontra un calo nella distribuzione di questi oggetti (gap di Kirkwood). Qui i Karma entrano in risonanza con Giove secondo uno schema che li porta a compiere tre orbite attorno al Sole per ogni orbita del gigante gassoso (che dura 11,86 anni terrestri).
L'azione gravitazionale di Giove sugli asteroidi della famiglia Karma è tale che le loro orbite si allungano gradualmente, «col risultato che i "membri perduti" di Karma attraversano l'orbita di Marte e si avvicinano sempre più alla Terra», aggiunge Pavela.
Le simulazioni mostrano che il primo asteroide è entrato in risonanza con Giove (definita risonanza di moto 3:1, vedi gap di Kirkwood) circa 70 milioni di anni fa, e mediamente cinque membri della famiglia si sono aggiunti ogni milione di anni circa.
Sulla base di studi precedenti, che mostrano che la maggior parte degli asteroidi che entrano in tale risonanza finiscono per diventare asteroidi vicini alla Terra, rimanendo poi in prossimità del nostro Pianeta per circa 2 milioni di anni, Bojan Novakovic (Università di Belgrado) stima che vi sia una decina di asteroidi della famiglia Karma in prossimità della Terra. Sono pericolosi? Qualunque risposta è al momento solo pura speculazione, e sarà così finché gli asteroidi mancanti non saranno localizzati e sarà possibile calcolare le loro orbite.