Ancora una volta verrebbe da dire la scienza non è democratica, parafrasando quanto scritto su un social da un noto virologo italiano, allorché qualcuno aveva messo in dubbio le sue parole, scientificamente dimostrate, sul fatto che la meningite non è aumentata in Italia a causa dei migranti arrivati dall'Africa.
Ora la Scienza (apposta con la maiuscola) ha a che fare con nuove, assurde ipotesi avanzate da Damir Dyomin Zakharovich, sedicente astronomo (senza riferimenti accademici), il quale sostiene che il prossimo 16 febbraio un asteroide, dopo aver lasciato un non-esistente (per la Scienza) Nibiru (che avrebbe iniziato a ruotare in senso contrario agli altri pianeti attorno al Sole), impatterà catastroficamente con la Terra, originando mega tsunami.
Mentre scriviamo, la notizia sta facendo il giro del mondo e viene ripresa da media a livello planetario.
Che cosa dice la Scienza. L'asteroide in questione, 2016 WF9, il 25 febbraio passerà a 51 milioni di chilometri dalla Terra: un terzo della distanza Terra-Sole o, se preferite, 127 volte la distanza Terra-Luna.
2016 WF9 è stato scoperto dalla missione NEOWISE della Nasa lo scorso 27 novembre. Lo studio della sua traiettoria ha permesso di determinare che ha un periodo orbitale di quasi 5 anni, che il 25 febbraio lo porterà nel punto più vicino al nostro pianeta, a 51 milioni di km da noi. Nessun allarme quindi per il pianeta Terra, né tantomeno per l'umanità.
Ma c'è attesa... Forse non vale neppure la pena di parlarne, in questo contesto almeno... Ma no, va detto che c'è comunque qualcosa che stuzzica la curiosità degli scienziati, che al momento non sanno dire se l'oggetto è un asteroide oppure una cometa così vecchia da non emettere più né chioma né coda anche quando si avvicina al Sole.
Le ricerche hanno permesso di tracciare la carta d'identità di 2016 WF9: si sa che ha un diametro compreso tra 0,5 e 1 chilometro, è piuttosto scuro e riflette solo una piccola percentuale di luce solare. «Proprio per il suo colore scuro, che ricorda molto 67P/Churyumov Gerasimenko, 2016 WF9 potrebbe avere origini cometarie: se però si accertasse che non è una cometa, confermerebbe quanto sia sfocato il confine tra asteroidi e comete», ha affermato James Gerbs Bauer, responsabile della missione NEOWISE.
Aspettiamo dunque che 2016 WF9 ci passi "accanto", per permettere alla Scienza di fare un altro passo in avanti.