Spazio

Tra il 26 e il 27 gennaio 2023 un asteroide (appena scoperto) ci ha sfiorato. Ma non ci sono stati rischi

Nella notte tra il 26 e il 27 gennaio un asteroide (scoperto giusto qualche giorno fa) è passato a poche migliaia di km dalla Terra. Ma non abbiamo corso rischi.

Nella notte tra giovedì 26 gennaio e venerdì 27 gennaio la Terra è stata sfiorata da un piccolo asteroide passato a una distanza eccezionalmente ravvicinata dal nostro Pianeta. L'asteroide, scoperto appena qualche giorno fa e battezzato "2023 BU", è passato sopra la punta meridionale del Sud America intorno all'1:27 ora italiana, ad appena 3.600 chilometri dalla superficie terrestre e ben all'interno dell'orbita dei satelliti geosincroni.

Nessun pericolo! Non c'è stato alcun rischio che l'asteroide impattasse sulla Terra e, anche se lo avesse fatto, questo piccolo oggetto, con dimensioni stimate tra i 3,5 e gli 8,5 metri, avrebbe finito per trasformarsi in una palla di fuoco e si sarebbe disintegrato in modo innocuo nell'atomsfera.

diagramma asteroide
Questo diagramma orbitale mostra la traiettoria di 2023 BU - in rosso - durante il suo avvicinamento alla Terra nella notte tra il 26 e il 27 gennaio 2023. L'asteroide è passato circa 10 volte più vicino alla Terra rispetto all'orbita dei satelliti geosincroni, indicata dalla linea verde. La Nasa tiene sempre gli occhi aperti sui passaggi di asteroidi, come si può vedere in questo "Eyes on asteroids". © NASA/JPL-Caltech
Abbiamo la tecnologia per proteggere la Terra dagli asteroidi? Su Focus 364 un articolo che risponde a questa domanda.
Abbiamo la tecnologia per proteggere la Terra dagli asteroidi? Su Focus 364 (febbraio 2023) un articolo che risponde a questa domanda. © Focus

2023 BU è stato scoperto dall'astronomo dilettante Gennadiy Borisov, lo stesso che qualche anno fa scoprì la cometa interstellare 2I/Borisov ,sabato 21 gennaio 2023: da quel momento è stato osservato e analizzato da diversi astronomi che ne hanno ricostruito l'orbita.

Previsione. Il sistema di valutazione dei rischi di impatto Scout della NASA, gestito dal Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) presso il Jet Propulsion Laboratory dell'agenzia nella California meridionale, ha subito previsto che non ci sarà impatto.

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La copertina di Focus 364 (febbraio2023) è dedicata a un asteroide, quello sì, davvero caduto sulla Terra. E che, 66 milioni di anni fa, cambiò per sempre gli equilibri della Terra.

Il CNEOS calcola le orbite note di asteroidi vicino alla Terra per fornire valutazioni sui potenziali rischi di impatto: «Scout ha rapidamente escluso il 2023 BU come possibile "impattatore", ma nonostante le pochissime osservazioni, è stato comunque in grado di prevedere che l'asteroide si sarebbe avvicinato in modo straordinario alla Terra», ha dichiarato Davide Farnocchia, ingegnere del JPL della Nasa che ha sviluppato Scout. «In effetti, questo è uno dei passaggi più ravvicinati mai registrati da parte di un oggetto vicino alla Terra». Per la precisione, è il quarto di questa speciale classifica.

Le collisioni di asteroidi con la Terra avvengono in media ogni due settimane: su Focus 364 vi facciamo un identikit di questi oggetti. Da dove vengono? Quanti sono? Come sono fatti?
Le collisioni di asteroidi con la Terra avvengono in media ogni due settimane: su Focus 364 (febbraio 2023) vi facciamo un identikit di questi oggetti. Da dove vengono? Quanti sono? Come sono fatti? © Focus

Gli effetti del passaggio. Vale la pena aggiungere che, come qualsiasi asteroide che passa vicino alla Terra, anche 2023 BU ha subito un cambiamento di traiettoria a causa della gravità del nostro pianeta: in questo caso l'asteroide si è avvicinato così tanto che la sua orbita intorno al Sole è stata alterata in modo significativo.

Prima dell'incontro con la Terra, l'orbita dell'asteroide intorno al Sole era approssimativamente circolare e si avvicinava a quella della Terra, impiegando 359 giorni per completarsi. Dopo l'incontro, l'orbita dell'asteroide è più allungata, spostandosi a circa metà strada tra le orbite della Terra e di Marte nel punto più lontano dal Sole. E la durata dell'orbita dovrebbe diventare di 425 giorni.

26 gennaio 2023 Roberto Graziosi
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