Il 19 aprile un asteroide grande come sei campi di calcio passa vicino alla Terra, a distanza di sicurezza - non è cioè una minaccia per il nostro pianeta - ma si tratta comunque di un passaggio abbastanza ravvicinato, affermano gli astronomi, da richiamare l'attenzione sul micidiale potenziale di questi oggetti vaganti del Sistema Solare.
Non c'è alcuna possibilità di collisione, ma - giusto per avere un'idea delle proporzioni - sarà come se un proiettile sparato da distanza ravvicinata ci passasse a pochi centimetri dalla testa.
L'asteroide 2014 JO25, definito near-earth object (NEO) per la prossimità in corrispondenza con l'orbita della Terra, ha 650 metri di diametro: ci sfiorerà a 1,8 milioni di km di distanza, ossia quasi 5 volte la distanza Terra-Luna. Asteroidi più piccoli sfrecciano accanto al nostro pianeta più di una volta la settimana, ma l'ultima volta che un oggetto del genere ci è passato così vicino è stato nel 2004, 13 anni fa, quando 4179 Toutatis, 5 chilometri di diametro, passò più o meno alla stessa distanza.
Il prossimo incontro ravvicinato con un oggetto "importante", dal punto di vista della dimensione, dovrebbe avvenire nel 2027, quando 1999 AN10 - 800 metri di diametro - sfreccerà in prossimità del nostro pianeta a una distanza (stimata) molto vicina a quella che ci separa dalla Luna.
Ci (ri)vediamo tra 400 anni. L'ultimo passaggio ravvicinato di JO25 avvenne circa 400 anni fa, e non dovrebbe più accadere fin dopo il 2600. Da un punto di vista scientifico, il 19 aprile sarà una giornata straordinaria per gli astronomi e gli astrofili. Poiché infatti si conosce con buona precisione la traiettoria e le dimensioni dell'asteroide, e poiché la sua superficie è 2 volte più riflettente di quella della Luna, potrebbe essere visibile - anche con un piccolo telescopio - per una o due notti prima di uscire dalla portata degli strumenti più piccoli.
JO25 è stato scoperto nel maggio del 2014 dagli astronomi del Catalina Sky Survey (CSS), un progetto di ricerca voluto dal Lunar and Planetary Laboratory (università dell'Arizona) che si propone di cercare comete, asteroidi e altri oggetti che possono intersecare l'orbita della Terra.
Le sentinelle. In particolare, il progetto ha l'obiettivo di individuare gli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra: grazie al lavoro del CSS sono ormai numerosi gli oggetti censiti negli ultimi anni, tra quelli che passano relativamente vicino alla Terra, e di cui si cerca di conoscere con estrema precisione la traiettoria. Ma il Catalina Sky Survey non è l'unica sentinella: tra le altre, citiamo lo Spaceguard Centre (l'osservatorio nazionale inglese), il LINEAR (un progetto del Mit) e il CNEOS (storico progetto di ricerca del Jet Propulsion Lab).
Per avere un'idea dell'importanza di questi progetti di monitoraggio leggete anche L'Odissea di Rosetta, un'intervista a Andrea Accomazzo, Flight Director Esa, che raccontando di Rosetta fa anche il punto su ciò che dovrebbe impegnare di più la ricerca spaziale.