Aggiornamento delle ore 15:15 del 29 agosto 2022: Qualche dettaglio in più sul problema che ha causato il rinvio. Un primo contrattempo, una perdita di idrogeno, è stato registrato 4 ore prima dell'orario previsto per il lancio, nella fase di caricamento dell'idrogeno liquido nel razzo. I tecnici hanno dapprima deciso di provare a caricare l'idrogeno più lentamente, ma successivamente è scattato l'allarme per uno dei quattro motori RS-25 dell'Sls (il motore n.3, per la precisione). Il countdown è stato interrotto quando segnava 40 minuti al lancio, affinché i tecnici potessero trovare una soluzione e valutare il da farsi. Alle 14:40 ora italiana, pur escludendo la presenza di danni significativi al razzo, la Nasa ha preso la decisione di rinviare il lancio.
"Il lancio di Artemis I non avrà luogo oggi, poiché le squadre stanno risolvendo un problema di perdita a un motore. Le squadre continueranno a raccogliere dati e vi terremo informati sui tempi del prossimo tentativo di lancio", ha twittato la Nasa.
Aggiornamento delle ore 14:37 del 29 agosto 2022: la Nasa ha comunicato che il lancio, per oggi, è stato rinviato. La prossima finestra di lancio utile si aprirà il 2 settembre alle 18:48 ora italiana (e durerà due ore).
Aggiornamento delle ore 14:33 del 29 agosto 2022: è formalmente aperta la finestra di lancio per il razzo Sls. A causa del problema a uno dei 4 motori (che i tecnici stanno cercando di risolvere) il countdown resta sospeso, su -40 minuti.
Aggiornamento delle ore 13:30 del 29 agosto 2022: è stato rilevato un problema nel motore RS-25 3 che non si raffredda correttamente, al momento i tecnici stanno cercando di risolverlo chiudendo le valvole degli altri 3 motori. Il conto alla rovescia è stato fermato a -40 minuti; ricordiamo che la finestra di lancio, ovvero l'intervallo di tempo utile per il lancio stesso, si apre alle 14:33 e dura 2 ore. Nel caso in cui non fosse possibile per oggi, il lancio sarà probabilmente rimandato al 2 settembre o al 5 settembre.
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Sulla rampa di lancio del Kennedy Space Center, in Florida, sta per accendere i motori il più potente razzo mai costruito, l'SLS (Space Launch System). Sarà questo colosso di 98 metri a trasportare la navicella Orion a orbitare attorno alla Luna: a bordo della capsula però non ci saranno astronauti a comunicare a terra con i tecnici della Nasa, ma solo tre manichini tempestati di sensori pronti a raccogliere dati per le future missioni.
Il lancio - salvo imprevisti - resta confermato per lunedì 29 agosto alle 14:33 ora italiana, con una finestra di 2 ore.
Si tratta di una fase cruciale per la missione Artemis che ha diversi e ambiziosi obiettivi: riportarci sulla Luna tra 3 o 4 anni per esplorare le parti sconosciute del nostro satellite naturale, ma anche per imparare a sfruttarne le risorse per generare l'energia, costruire strumenti e produrre il cibo necessario per chi dovrà eventualmente abitarci. Il tutto in vista dell'altro viaggio a cui aspiriamo, quello verso Marte.
Artemis 1 in questa fase servirà a testare il razzo Sls e la capsula Orion, in onore della costellazione di Orione, che orbiterà per alcuni giorni attorno alla Luna per poi fare rientro sulla Terra con una manovra di ammaraggio programmata per il 10 ottobre.
Il megarazzo. Il lanciatore Sls, alto 98 metri, è il razzo più potente mai costruito ed è in grado di sprigionare una potenza di 39 meganewton e di lanciare verso la Luna 27 tonnellate di massa.
Assomiglia molto allo Space Shuttle (vedi illustrazione qui sotto) e ne utilizza diverse parti: come il veicolo spaziale che fino al 2011 ha assicurato l'esplorazione spaziale umana, l'Sls ha due booster laterali. Sono quelli del programma dello Space Shuttle, riciclati per l'occasione. Anche il primo stadio del razzo, detto Core Stage, ricorda e ha a che fare con lo Space Shuttle. È enorme (ha un diametro di 8,4 metri) e per le dimensioni e il colore arancione, ricorda molto il serbatorio dello shuttle. Anche i motori principali del Core Stage, i RS-25 che bruciano idrogeno e ossigeno liquido sono quelli dello Space Shuttle.
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Proseguendo verso l'alto, si trova il secondo stadio, con un solo motore, che servirà per spingere verso la Luna la capsula Orion, che sitrova in cima al lanciatore. Questo veicolo è costituito da due moduli: il modulo di servizio, realizzato dall'Esa e costruito in Europa e in Italia, che assicura le funzioni vitali al secondo modulo, quello dell'equipaggio, dove oggi ci sono soltanto tre manichini ma un domani (nel 2024 e 2025, secondo le previsioni più ottimistiche) ci saranno le astronaute e gli astronauti che prima orbiteranno intorno alla Luna e poi scenderanno sul nostro satellite.
Le fasi del lancio. Le ore e i minuti prima della partenza sono scanditi da un rigido protocollo di operazioni, controlli e decisioni (il famoso countdown, il conto alla rovescia). Ecco le principali tappe:
3 ore al lancio
Verifica dati telemetria dell'intero razzo con il centro di controllo (da -2h55m a -2h45m)
Rabbocco serbatoio ossigeno e idrogeno stadio superiore 8da -2h55m al lancio)
Riunione finale con il Direttore dei test della NASA
40 minuti al lancio
Si blocca il conto alla rovescia per 30 minuti (è prassi. Serve per sistemare qualche piccolo problema se dovesse esserci)
15 minuti al lancio
Il Direttore del lancio interroga il team per assicurarsi che tutto sia OK per il lancio
10 minuti al lancio
Si dà il via al conteggio dei terminali del centro di controllo (-10m)
I razzi di Orion vengono armati (-6m)
Orion utilizza l'energia interna (-6m)
Il serbatoio centrale di idrogeno termina di essere riempito (-5m 57s)
Il serbatoio centrale di ossigeno termina di essere riempito (-4m)
Lo stadio principale utilizza energia interna (-4m)
Il serbatoio dello stadio superiore di ossigeno termina di essere riempito (-3m30s)
Lo stadio superiore utilizza energia interna (-1m56s)
Lo stadio principale utilizza energia interna (-1m56s)
Lo stadio superiore entra in modalità di conto alla rovescia (-1m30s)
Il serbatoio dello stadio superiore di idrogeno termina di essere riempito (-50s)
Dalla base viene lanciato il comando di "sequenza automatica" (-33s)
Il computer dello stadio principale inizia la sequenza automatica (-30s)
Viene avviato il sistema di combustione dell'idrogeno (-12s)
Dalla base viene lanciato il comando per l'avvio dei motori dello stadio principale (-10s)
Si accendono i motori (-6,36s)
Tempo zero
Accensione dei booster (razzi ausiliari), separazione dei sistema ombelicale e decollo
Il lancio. Una volta staccatosi dalla piattaforma di lancio 39B l'Sls inizierà la sua corsa verso la Luna. Dopo 2 minuti e 12 secondi si staccheranno i booster laterali.
Dopo 8 minuti e 20 secondi si spegneranno i motori dello stadio principale e dopo 10 secondi lo stadio si separerà dal resto del razzo che proseguirà la sua corsa per inerzia in orbita bassa terrestre.
A 18 minuti e 20 secondi dal lancio, il modulo di servizio di Orion aprirà i suoi pannelli solari, un'operazione cruciale che durerà 12 minuti.
A quasi un'ora dal lancio (5 minuti e 22 secondi) si accenderanno i motori del secondo stadio (per 22 secondi) per alzarsi di quota.
1 ora e 38 secondi dopo la partenza si riaccenderanno i motori molto più a lungo (17 minuti e 59 secondi) per porsi finalmente sulla traiettoria lunare.