Laura (alias Top Gun) nel precedente post mi ha lasciato una serie di interessanti domande sulle tecnologie e innovazioni per la deviazione di asteroidi. Domande che meritano un nuovo intervento.
Le tecnologie attualmente impiegabili per deviare asteroidi che venissero scoperti essere in rotta di collisione con la Terra sono essenzialmente tre:
1) Impattare l’oggetto con un proiettile sufficientemente massiccio a velocità dell’ordine della decina di Km/s (vedi l’impatto della sonda Deep Impact contro il nucleo della cometa Tempel 1).
2) Far esplodere in prossimità dell’oggetto delle cariche termonucleari.
3) Utilizzare il cosiddetto “trattore gravitazionale”, cioè affiancare all’asteroide una sonda sufficientemente massiccia, che con la sua (anche se debole) gravità, su tempi scala molto lunghi, potrebbe far deviare l’oggetto in rotta di collisione con la Terra.
Naturalmente la scelta sull’utilizzo di queste tecniche dipende da quanto tempo in anticipo viene scoperto l’oggetto.
L’opzione laser (vedi anche una recente notizia) è una tecnica interessante, ma il problema, come hai suggerito, è quello della grande quantità di energia necessaria.
Ma non è detto che in un prossimo futuro, con lo sviluppo di cellule fotoelettriche ad altissimo rendimento, anche questo problema non possa essere superato.