Spazio

Donald Trump vuole un corpo militare per lo Spazio

Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato di voler dare istruzioni al Pentagono per istituire un nuovo corpo militare: sarà l'US Space Force.

Il 18 giugno scorso, durante un incontro dello US Space Council indetto per stabilire alcune linee guida in fatto di politica spaziale dell'attuale amministrazione degli Stati Uniti, come la gestione del traffico satellitare o la gestione dei rifiuti in orbita terrestre, Donald Trump ha dato un annuncio a sorpresa: il Presidente ha detto di aver dato istruzioni al Pentagono per istituire un nuovo corpo militare degli Stati Uniti, che prenderà il nome di Space Force.

Se alle parole seguissero i fatti, si tratterebbe della sesta divisione dell'esercito USA, la prima creata dopo l'istituzione dell'Aeronautica militare, fondata nel 1947 in risposta alle esigenze di difesa emerse con la Seconda Guerra Mondiale.

a quale scopo? L'Armata spaziale, che come la US Air Force avrebbe comunque bisogno dell'approvazione del Congresso degli Stati Uniti per esistere, per essere regolamentata e non da ultimo, finanziata, sarebbe - ha detto Trump - "separata ma equivalente" rispetto all'Air Force. I suoi compiti non sono stati specificati: dal 1982 esiste infatti un Comando Spaziale della Air Force responsabile delle operazioni e della protezione dei satelliti militari in orbita: come scrive il New Scientist, non è ancora chiaro se la Space Force ne assumerà le veci, se avrà responsabilità aggiuntive o se lo affiancherà.

Già la scorsa estate, il Congresso degli Stati Uniti aveva bocciato la proposta di creazione di uno Space Corp, un corpo militare dedicato alla gestione delle possibili minacce in orbita. A marzo di quest'anno, Donald Trump aveva rilanciato l'idea, (vedi Come sarebbe la guerra nello Spazio?) definendo il nuovo ramo militare che si immagina «come l'esercito e la marina, ma per lo Spazio, perché stiamo investendo molti soldi, nello Spazio».

Soldati da tastiera. Dei contorni che assumerebbe un eventuale conflitto nello Spazio abbiamo già scritto (vedi sopra): più che a una battaglia in stile Guerre Stellari, si svolgerebbe probabilmente a colpi di cyber-attacchi e tentativi di disturbo dei satelliti nemici. A combatterla non sarebbero astronauti-marines ma, piuttosto, hacker e ingegneri.

Nell'Outer Space Treaty, il trattato internazionale che regolamenta l'esplorazione e l'uso dello Spazio esterno (1967) c'è un vuoto normativo che riguarda i cyber-attacchi (sono proibite soltanto le armi di distruzione di massa). Non sembra che qualcuno abbia interesse a colmarlo.

23 giugno 2018 Elisabetta Intini
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