Una macchia solare di dimensioni colossali, diverse volte più grande della Terra stessa, incanta gli astrofili e tiene impegnati gli osservatori celesti. AR2192, questo il nome della regione, è in continuo accrescimento e promette di alimentare imponenti brillamenti nelle prossime ore.
In buona compagnia. L'area della superficie solare caratterizzata da un'intensa attività magnetica ha fatto capolino sulla fotosfera alla fine della scorsa settimana, e da allora è "lievitata" crescendo del 30%.
Nella foto in alto la vediamo in uno scatto del fotografo americano Alan Friedman, specializzato in fotografia astronomica: AR2192 è la regione scura situata in basso a sinistra, nell'emisfero sud della stella. Le altre macchie visibili sono 2186, in alto (quasi dietro); 2187, in alto al centro; 2193, il cluster più piccolo poco al di sotto dell'equatore.
Ecco invece il confronto con il nostro pianeta:
Un crescendo di eruzioni. Le macchie solari sono regioni più fredde della superficie del nostro astro dove intensi campi magnetici bloccano la risalita dei gas, interrompendo il processo convettivo all'origine di luce e calore solari. Il rilascio di energia registrato queste regioni è associato al verificarsi di brillamenti: gli esperti prevedono un intensificarsi di queste violente eruzioni solari mano a mano che il Sole ruota e che la macchia si posiziona al centro del suo disco.
Il precedente. La probabilità di un brillamento di classe M (la penultima in ordine di intensità) è del 60%, quella di un evento di classe X (il più intenso) del 20%.
Domenica 19 ottobre un brillamento di classe X1 di lunga durata ha causato una tempesta magnetica e di conseguenza un blackout nelle comunicazioni radio in Asia e in Australia. La macchia AR2192 è talmente grande da essere visibile ad occhio nudo: ma naturalmente, non senza un'adeguata protezione oculare.