Il catalogo dei pianeti extrasolari, abitabili o meno (secondo i nostri criteri), potrebbe essere un libro di migliaia o milioni di pagine, del quale abbiamo appena iniziato a scrivere l'introduzione: gli esopianeti ufficialmente censiti, solo nella nostra Galassia, sono 3.442 (al momento in cui scriviamo). Tra gli astronomi, c'è chi è convinto che potrebbero essere 100 miliardi, o anche di più: tutti solamente sigle, così lontani da essere rilevati solo indirettamente, almeno finora.
L'animazione qui sotto, realizzata dal Nexus for Exoplanet System Science (NExSS, un gruppo di studio interdisciplinare sponsorizzato dalla Nasa), mostra un sistema di quattro pianeti in orbita attorno alla loro stella (HR 8799, oscurata nell'animazione), a 129 anni luce di distanza da noi.
Sono quattro pianeti giganti (li definiamo gioviani), più grandi di Giove (il pianeta più grande del Sistema Solare), che orbitano lentamente attorno alla loro stella, proprio come la Terra orbita attorno al Sole: sono "mondi" a tutti gli effetti, con paesaggi, risorse, tempeste, aurore e tramonti di cui non possiamo sapere e dire nulla... Ma sono mondi: pianeti lontani che si vedono! Un bel cambio di prospettiva rispetto alle migliaia di sigle che mantengono queste conoscenze su di un livello sempre troppo astratto per essere apprezzato per davvero.
Qualche informazione sull'animazione e su ciò che mostra può però aiutare a capire perché è più facile parlare per sigle.
L'animazione è un collage di molte immagini, frutto di 7 anni di osservazioni dirette di quel sistema solare dai telescopi del Keck Observatory, alle Hawaii. Mostra perciò quello che accade in sette anni: una piccola parte dell'orbita dei quattro pianeti. Per fare un'intero giro attorno alla sua stella il più "rapido" dei quattro impiega 40 anni, hanno calcolato gli scienziati.
Sono anche immagini rare: in genere, gli astronomi annunciano la scoperta di esopianeti sulla base di deduzioni, o indizi indiretti, come quando interferenze nella luminosità di una stella e i ricercatori possono ricondurle al passaggio periodico di un corpo tra la Terra e quella stella. In questo caso si tratta invece di osservazioni dirette di pianeti scoperti nel 2008 (quando il famoso catalogo contava appena qualche riga).
Nell'animazione, al centro dell'immagine, segnalata graficamente da una stellina gialla, c'è HR 8799, una stella bianca di sequenza principale (vedi l'Atlante dei colori delle stelle) che vediamo nella costellazione di Pegaso: "bloccata" nell'animazione, oscurata da un cerchio scuro aggiunto per rendere più evidente il moto dei suoi pianeti. Questi ultimi sono abbastanza grandi e distanti dalla loro stella da poter essere osservati: molti pianeti di cui conosciamo l'esistenza - grazie a quelle osservazioni indirette di cui abbiamo detto - sono troppo piccoli e orbitano troppo vicini alle loro stelle, e sono perciò "oscurati" dalla loro luce.
Può esserci vita nel sistema di HR 8799? Non possiamo saperlo né scoprirlo, almeno non con le nostre attuali tecnologia. Ma questo è un altro discorso.