Dopo anni di viaggio interplanetario, due missioni spaziali della NASA, di cui ci eravamo quasi dimenticati, sono in vista del loro obiettivo.
La prima, la sonda Dawn, lanciata il settembre 2007, dopo aver orbitato attorno all’asteroide Vesta per circa un anno, dal luglio 2012 è in viaggio verso Cerere.
L’obiettivo è ormai molto vicino e la telecamera di bordo ha scattato la sua prima foto da distanza ravvicinata del pianeta nano, che con i suoi 950 km di diametro è il più grande corpo della Fascia Principale degli asteroidi.


Prove tecniche di trasmissione. L'immagine qui sopra è stata acquisita durante le operazioni di messa a punto della fotocamera da una distanza di circa 1,2 milioni di km. Data la lontananza non sono ancora visibili dei dettagli della superficie di questo corpo planetario, che dovrebbe essere ricoperto in parte da ghiaccio.
Dawn, a bordo della quale c'è anche un importante strumento italiano, lo spettrometro a immagini VIR (Visible Infrared Spectrometer) realizzato da Galileo Avionica, alla fine del prossimo marzo o agli inizi di aprile diventerà il primo veicolo a visitare un pianeta nano, anche se pochi mesi dopo verrà imitata da New Horizons, che sfiorerà un pianeta nano, con il suo sistema di satelliti, ancora più celebre e lontano, Plutone.

A differenza di New Horizons, però, Dawn non effettuerà un fugace flyby, ma entrerà in orbita attorno a Cerere e lo studierà per molti mesi.
La missione è molto complessa e richiede continui cambi di traiettoria. Era impensabile in passato, ma oggi è resa possibile grazie alla versatilità e all'efficienza dei suoi speciali propulsori, i motori a ioni, che spingono lievemente, ma costantemente, la sonda da più di 7 anni.

Finora solo il telescopio spaziale Hubble è riuscito ad ottenere immagini migliori di quelle riprese da Dawn. Per avere con una risoluzione migliore di quella di Hubble bisognerà attendere la fine del prossimo gennaio.
"Ora, finalmente, abbiamo una sonda sul punto di svelare questo misterioso mondo alieno. Presto rivelerà gli innumerevoli segreti che Cerere ha conservato fin dagli albori del Sistema Solare", ha detto Marc Rayman, del Jet Propulsion Laboratory della NASA, responsabile della missione Dawn.
ANCHE PLUTONE È ORMAI VICINO. Lo scorso 6 dicembre è stata risvegliata con successo dall’ultima ibernazione la sonda New Horizons. In viaggio da 9 anni, la sonda è stata “svegliata” sulle note del tenore inglese Russell Watson, che per l’occasione ha registrato una versione speciale di “Where My Heart Will Take Me”.


New Horizons si trova a poco più di 250 milioni di km da Plutone e il segnale di conferma che la sonda è nuovamente attiva ha impiegato 4 ore e 26 minuti per raggiungere la Terra!
La visita al pianeta nano e alle sue lune è prevista per il 14 luglio 2015, ma già a metà maggio la sonda inizierà a inviare le prime immagini ravvicinate di Plutone.
Lanciata il 19 gennaio 2006, New Horizons ha percorso finora circa 4,8 miliardi di km, trascorrendo 1.873 giorni (circa un terzo del suo tempo di volo) in ibernazione. Complessivamente è stata ibernata 18 volte, con periodi variabili da 36 a 202 giorni. Questi periodi di “letargo” sono necessari per ridurre al massimo l’usura delle apparecchiature e ridurre il rischio di errori di sistema. A bordo della sonda ci sono 7 strumenti, tra cui una telecamera ad alta risoluzione, uno spettrometro e un esperimento radio per studiare l’atmosfera di Plutone.

Il viaggio di New Horizons continuerà. Dopo la visita a Plutone e al suo sistema di satelliti, New Horizons continuerà il suo viaggio nella Fascia di Kuiper, la regione esterna all’orbita di Nettuno, formata da una miriade di corpi planetari ghiacciati. Una vera e propria frontiera del Sistema Solare quasi del tutti sconosciuta, che la sonda della NASA, continuando il suo viaggio, dovrebbe esplorare osservando da vicino almeno un altro dei suoi componenti.