Siamo soli nell'Universo? È la domanda a cui tutti vorremmo rispondere, e che da anni ci poniamo. Tenendo conto di quante galassie e quanti pianeti potrebbero esistere, sembra incredibile che gli umani siano l'unica forma di vita intelligente. Eppure fino ad ora non ne abbiamo trovate altre, anche se continuiamo a cercare: gli ultimi studi, che hanno guardato alle cosiddette tecnofirme, ovvero testimonianze di civiltà tecnologicamente avanzate, si sono conclusi ancora una volta con un nulla di fatto. «Non abbiamo rilevato alcuna tecnofirma», hanno scritto gli autori nello studio pubblicato, dove hanno analizzato 144 sistemi di esopianeti al centro della Via Lattea cercando dei segnali radio a bassa frequenza (155 MHz).
Civiltà avanzate. I risultati sono frutto di un'osservazione, durata sette ore in due diverse notti, fatta con il Murchison Widefield Array (MWA), un costosissimo telescopio che si trova in Australia e rileva le onde radio a bassa frequenza. L'MWA è stato puntato verso il buco nero supermassiccio Sagittarius A*, al centro della Via Lattea, e ha cercato segnali di vita intelligente e tecnologicamente avanzata che emettesse segnali radio in bassa frequenza. Non semplici biofirme dunque (ovvero testimonianze di vita di qualunque tipo), ma tecnofirme, ovvero segnali che qualcuno là fuori utilizza la tecnologia.
Perché al centro? Molti studiosi ritengono che le onde radio non siano i segnali migliori a cui guardare quando si cerca vita intelligente nell'Universo, perché possono essere prodotti anche naturalmente. Decidere di indagare il centro della Galassia e ricercare onde radio può non essere l'opzione migliore, ma è di certo la più pratica e quella che, con più probabilità, porterà risultati. La scelta di puntare il telescopio verso Sagittarius A* ha alcuni pro e alcuni contro: da un lato il centro galattico è ricco di stelle, e dunque di pianeti potenzialmente abitabili; dall'altro una regione ad alta densità stellare può non essere il luogo migliore dove "abitare", per la frequenza di «eventi cataclismici, come supernove o brillamenti di magnetar, che possono colpire quei pianeti distruggendo ogni forma di vita sulla loro superficie», specificano gli autori dello studio. Tutto sommato, però, bilanciando pro e contro, molti scienziati ritengono che il centro della Via Lattea sia il luogo migliore dove cercare la vita: diversi studi (l'ultimo del 2021) hanno confermato che la maggior parte dei pianeti adatti a ospitare la vita si trovano verso il centro della Galassia.
Nonostante le buone premesse, dovremo però continuare a cercare: gli oltre tre milioni di stelle e i 144 sistemi esoplanetari analizzati dall'MWA non hanno infatti restituito segnali di vita – ma forse dobbiamo semplicemente cercare meglio.