Era dal 17 settembre che il rover della NASA Curiosity non inviava a Terra immagini da Marte. Un problema alla memoria del suo computer impediva che potesse accumulare informazioni in attesa che, sulla sua testa, transitasse la sonda che fa da ponte nello trasmissioni da e verso la Terra. Dunque, dopo aver taciuto dal giorno Sol 2.172 (calcolando i giorni secondo il calendario marziano di Curiosity), allo scoccare del giorno Sol 2.200 (il 14 ottobre scorso), il rover ha dato nuovamente notizie di sé. Al momento però la NASA non ha rilasciato alcun comunicato ufficiale per confermarlo.
Piano a o piano b? Si sapeva però che i tecnici stavano lavorando su un paio di diverse strategie, per poi scegliere la più promettente. La prima prevedeva di utilizzare il computer di riserva, chiamato "A" (a dire il vero era proprio questo, in origine, il computer principale, ma dopo un problema manifestatosi un paio d’anni dopo l'atterraggio era stato messo a riposo e sostituito, per le operazioni principali, dal computer "B"). La seconda strada invece prevedeva l'ipotesi di "sistemare", in qualche modo, il computer B e di continuare a tenere a riposo il principale. Non è noto, al momento, quale sia sta l'opzione scelta.
E Opportunity? In attesa di sapere come sia andata con Curiosity, non giungono invece notizie dall'altro "disperso" sul Pianeta rosso, il rover Opportunity: continua a stare zitto, nonostante ormai l’atmosfera sia tornata abbastanza limpida da consentire di ricaricare le batterie attraverso la radiazione solare, come dimostra anche questo avvistamento... Una delle possibilità è che i pannelli solari siano talmente coperti dalla polvere che si è sollevata durante la tempesta, che adesso non sono più in grado di funzionare.
La Nasa non demorde! Secondo gli scienziati che studiano il meteo di Marte, tuttavia, nei prossimi giorni sul Pianeta rosso dovrebbero soffiare venti con una intensità tale da ripulire i pannelli stessi e questo spinge la NASA a non demordere e a cercare quotidianamente il contatto col piccolo rover. L'ipotesi peggiore, invece, contempla la possibilità che la tempesta di polvere possa aver mandato fuori uso, definitivamente, qualche strumento fondamentale alla sopravvivenza. Ma non possiamo fare altro che aspettare…