Su Marte esistono delle striature scure che appaiono e scompaiono stagionalmente e che sono note da tempo: si formano a fine primavera, si ingrandiscono in estate e svaniscono in autunno. Si chiamano recurring slope lineae e si trovano un po' ovunque, dalle zone del monte Sharp (dove si trova Curiosity) a quella dove è atterrata la sonda Phoenix.
Oggi siamo in grado di fare un'analisi dello spettro di queste zone e abbiamo scoperto che sono associate a depositi di sali che possono alterare il punto di congelamento e di evaporazione dell'acqua nella tenue atmosfera marziana e quindi consentirle di restare liquida in superficie abbastanza a lungo da permetterle di scorrere. Si tratta di acqua salmastra e quindi poco ospitale per la vita come la conosciamo. Ma si può affermare che siano il risultato del passaggio periodico di acqua allo stato liquido. E questa è una scoperta molto importante.
Gli strumenti della sonda Mro utilizzati per fare la scoperta non hanno osservato direttamente l'acqua scorrere sulle pareti dei crateri, ma hanno rilevato la presenza dei sali che si depositano normalmente nel terreno quando vi scorre sopra dell'acqua salmastra. Nel video qui sopra si può osservare la simulazione di un volo radente a una delle zone osservate, il cratere Hale, durante l'estate quando le strisce scure si allungano e si ingrossano.