Tutte le operazioni di preparazione a un lancio spaziale sono standardizzate e devono succedersi in un ordine prestabilito. Esso è scandito dal conto alla rovescia (count down): ogni secondo rappresenta l’avvio di una fase e la fine di un’altra.
Nel caso dello space shuttle, il conteggio inizia 65 ore prima del lancio, ma il monitor segna “T meno 54 ore”: la differenza di tempo è impiegata per fare il punto sul successo delle varie fasi. Le operazioni che si svolgono in queste ore comprendono riempimento dei serbatoi, erogazione dell’elettricità, attivazione dei computer e così via: a meno 20 ore, per esempio, vengono riempiti i serbatoi secondari, e a meno 31 secondi lo shuttle diventa autonomo con i propri computer di bordo. Le pause, da un minimo di 9 minuti a un massimo di tre ore, servono a dare “luce verde” all’operazione successiva. In caso contrario, il conteggio si ferma e riprende solo dopo che l’inconveniente è stato risolto.
Per le missioni Apollo, il conteggio iniziava 6 giorni prima, a causa della complessità del razzo Saturno.