Vi siete mai chiesti che aspetto avesse la nostra Via Lattea ai suoi albori? Ora, forse, lo capiremo. Il James Webb Telescope ha infatti fotografato una galassia che sembra speculare alla nostra da "bambina": gli astronomi l'hanno soprannominata The Sparkler (la scintillante) perché ha circa due dozzine di scintillanti ammassi globulari che le orbitano attorno, oltre che alcune galassie nane.
L'immagine catturata dal James Webb Telescope mostra la Sparkler come appariva quando l'Universo aveva solo quattro miliardi di anni (o circa un terzo della sua età attuale), il che significa che iniziò a formarsi molto presto nella storia cosmica, proprio come la via Lattea. Se dunque Sparkler intraprese lo stesso percorso di crescita della nostra galassia, attraverso fusioni e acquisizioni di galassie, oggi potrebbe essere molto simile alla nostra.
Prima le stelle poi la galassia. La Sparkler si trova in direzione della costellazione Volans o Pesce volante (emisfero australe) ed è abbastanza lontana, a circa 9 miliardi di anni luce. Nell'universo primordiale, proprio come la Via Lattea, la Sparkler iniziò a formarsi da "sovradensità" di materia, come per esempio, da nubi di idrogeno molto dense, "semi" di proto-galassie che si attraevano reciprocamente grazie alla loro forza gravitazionale. Questi ammassi di stelle – "ammassi globulari" - nacquero in alcune di quelle nubi, ed ecco perché le stelle di alcuni sono più vecchie delle galassie che oggi li ospitano. In seguito, quando la neonata Via Lattea - e presumibilmente anche la Sparkler - iniziarono a cannibalizzare le vicine galassie nane, arrivò un'era di "fusioni e acquisizioni". Secondo gli astronomi è possibile che almeno metà della massa della nostra galassia provenga da quelle fusioni: nel corso del tempo, infatti, tutto il materiale si fuse nel disco a spirale dove oggi esistono il Sole e la maggior parte delle altre stelle.
Il futuro di Sparkler. Sparkler seguirà lo stesso percorso evolutivo della Via Lattea? In base ai dati JWST, sembra di sì: è quanto si legge nel lavoro pubblicato su Monthly Notices/Letters. Secondo gli astronomi, infatti, anche se Sparkler è solo una piccola frazione della massa della Via Lattea (circa il 3%) è probabile che cambierà man mano che divorerà altre galassie più piccole, per poi raggiungere una massa simile a quella della nostra galassia. Si tratta, dunque, di un fenomeno molto interessante, perché offre agli astronomi la possibilità di capire cosa è successo durante l'evoluzione della Via Lattea.
Spiega Duncan Forbes della Swinburne University in Australia: «Stiamo assistendo all'assemblaggio di questa galassia mentre aumenta la sua massa: una neonata Via Lattea di quando l'Universo aveva solo 1/3 dell'età attuale».
Non solo: i dati del JWST potrebbero anche rispondere a diversi interrogativi sugli ammassi globulari stessi e sulla loro formazione. «L'origine degli ammassi globulari è un mistero di lunga data», ha detto Aaron Romanowsky della San Jose State Univeristy della California: «Siamo entusiasti che JWST possa guardare indietro nel tempo per vederli nella loro giovinezza e di aver così scoperto che gli ammassi globulari di Sparker hanno sorprendenti somiglianze con alcuni della Via Lattea».