Il rover Pragyan della missione indiana Chandrayaan-3, atterrato qualche giorno fa con successo sulla Luna, ha completato la "passeggiata" sulla superficie lunare e ora come da programma è stato messo in "modalità di ibernazione": uno stato che dovrebbe durare per circa due settimane, ossia la durata della notte lunare.
L'Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (ISRO), che controlla la missione Chandrayaan-3, ha comunicato che i "carichi utili" (cioè le varie strumentazioni) del rover sono stati spenti e i dati raccolti sono stati trasmessi a Terra tramite il lander, ossia la sonda-madre scesa sulla Luna.
La missione indiana Chandrayaan-3 sulla Luna ha svolto un test sorprendente
«Attualmente la batteria è completamente carica», fanno sapere gli scienziati dell'ISRO. «Il pannello solare è orientato per ricevere la luce alla prossima alba, prevista per il 22 settembre 2023. Il ricevitore è tenuto acceso. Speriamo in un risveglio per un'altra serie di incarichi». Tuttavia sembra che il rover non sia stato progettato per resistere a temperature molto basse, inferiori a -120° C.
Prima di spegnersi il rover ha compiuto una manovra per certi versi sorprendente (perché mai dichiarata prima dalla ISRO): ha acceso alcuni piccoli motori, ottenendo una spinta che gli ha permesso di sollevarsi dal suolo lunare per circa 40 centimetri. Il test ha funzionato alla perfezione e sarà utile per future missioni che dovranno riportare a Terra campioni di suolo lunare.
Perché Chandrayaan-3 cerca acqua ghiacciata sulla Luna?
Al momento, invece, non è stata fornita alcuna informazione sull'esito delle ricerche per individuare tracce di acqua ghiacciata sulla superficie lunare: quest'ultima potrebbe aiutare le future missioni ed essere utilizzata come potenziale fonte di acqua potabile o per produrre carburante per missili (dalla scissione della molecola d'acqua si può ottenere idrogeno, importante propellente per razzi).
La settimana scorsa, l'agenzia spaziale aveva affermato che il rover lunare aveva confermato la presenza di zolfo e rilevato numerosi altri elementi. Lo spettroscopio (lo strumento in grado di determinare la composizione chimica del suolo), che viene messo in attività quando il laser del rover vaporizza il suolo, aveva rilevato anche alluminio, ferro, calcio, cromo, titanio, manganese, ossigeno e silice.
I dati inviati da Chandrayaan-3 saranno analizzati dagli scienziati di tutto il mondo
Questi dati e molti altri che sono stati inviati sulla Terra saranno analizzati in un primo momento dagli scienziati indiani e poi dalla comunità scientifica globale.
Comunque andranno le cose alla nuova alba lunare, la missione è già stata definita come un successo e conferma la crescente posizione dell'India come potenza tecnologica e spaziale.
L'India sta pianificando la sua prima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale il prossimo anno, in collaborazione con gli Stati Uniti e sta lavorando per la costruzione di una navicella in grado di portare uomini nello spazio senza l'ausilio di altre agenzie spaziali.