Gli asteroidi sono un'opportunità di business per il prossimo futuro o rappresentano un pericolo? E se è così, possiamo fare qualcosa per difenderci? Su Focus di agosto, in edicola dal 19 luglio, un ampio dossier su queste rocce vaganti per lo spazio interplanetario.
Lo scorso 23 giugno la commissione della International Astronomical Union che si occupa della denominazione dei corpi minori del sistema solare ha approvato la proposta di chiamare l'asteroide identificato dal numero 4695 con il nome di Mediolanum, cioè Milano. Ad avere l'idea sono stati due astrofili italiani, Sandro Baroni e Sergio Foglia, che hanno una lunga esperienza amatoriale in campo astronomico. Baroni è stato per molti anni conferenziere al Planetario di Milano e si occupa da sempre di stelle variabili; Foglia da vent'anni è responsabile della sezione di ricerca degli asteroidi dell'Unione Astrofili Italiani.
L'asteroide 4695 fu scoperto il 7 settembre del 1985 dall'osservatorio di La Silla (Cile) dall'astronomo belga Henri Debehogne, il quale è purtroppo deceduto nel 2007 (a lui è intitolato l'asteroide 2359 Debehogne). Rimasto anonimo fino a oggi, 4695 ha trovato finalmente la sua denominazione definitiva. Nella motivazione del Minor Planet Center si legge che Mediolanum (Milano, in latino) è la città da cui l'astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli, direttore dell'osservatorio di Brera e famoso per sue osservazioni del pianeta Marte, scoprì nel 1861 l'asteroide 69 Hesperia.
4695 Mediolanum ha un diametro di circa 18 km e un periodo di rivoluzione attorno al Sole di 4,4 anni. La sua "scheda tecnica" si può consultare sul sito del Minor Planet Center.