Prendete i popcorn e preparatevi a uno spettacolo senza precedenti. Un gruppo di scienziati del MIT (Massachusetts Institute of Technology) ha creato la simulazione computerizzata più dettagliata mai vista finora dell'evoluzione dell'Universo, a partire da appena 12 milioni di anni dopo il Big Bang: 13 miliardi di storia del cosmo condensati in un video di un paio di minuti.
Mappe, scoperte e rivelazioni: tutto sul telescopio dell'ESA Planck, il più assiduo osservatore dell'Universo primordiale.
Campionario completo. Illustris - questo il nome del progetto - mostra la formazione di stelle ed elementi pesanti, l'aggregazione delle galassie, l'attività dei buchi neri e le strutture di materia oscura che, come ragnatele, connettono i gruppi galattici.
A differenza delle precedenti simulazioni, che si concentravano sulla storia di singole galassie (come questa, che ci porta fino al centro della Via Lattea), Illustris riproduce, ad altissima risoluzione, una porzione più ampia di Universo, un "cubo" di quasi 350 milioni di anni luce per lato, in ogni caso una frazione dell'Universo attualmente osservabile.
Uno sforzo titanico
Per realizzarla sono serviti 5 anni di programmazione e il lavoro all'unisono di 8 mila CPU distribuite su diversi supercomputer sparsi tra Europa e Stati Uniti, che hanno funzionato all'unisono per 3 mesi macinando tutti i dati necessari alla simulazione. Per raggiungere lo stesso risultato, il nostro computer di casa avrebbe dovuto lavorare incessantemente per 2 mila anni (ma l'avremmo perso molto prima).
Il risultato, però, ripaga di tutta la fatica: «Se prendessimo 40 mila galassie dalla simulazione e le comparassimo a 40 mila galassie reali sarebbe molto difficile distinguerle» ha detto Mark Vogelsberger, uno dei creatori di Illustris.
Strumento prezioso
Gli astronomi potranno usare questo modello per studiare complessi fenomeni cosmici come la formazione di galassie in momenti precisi della storia dell'Universo. «Illustris è una sorta di macchina del tempo» spiega un altro dei ricercatori, Shy Genel «possiamo mandarla avanti o indietro negli anni, stopparla e zoomare su una singola galassia o ammasso galattico per vedere che cosa accade». La simulazione è talmente complessa che - ammettono gli scienziati - esistono dei meandri di questo Universo virtuale che rimangono sconosciuti. Proprio come se si trattasse di quello reale.
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