Il decreto Pisanu non sarà rinnovato alla fine dell'anno e in molti sperano nella liberalizzazione dell'uso del il Wi-Fi in Italia. Sarà davvero così? Le misure antiterrorismo sono una priorità del Governo ed è molto probabile che ci saranno altre misure di controllo.
“Il decreto Pisanu ha favorito gli operatori telefonici a discapito di utenti ed esercenti”
Tutti schedati - Il decreto Pisanu, adottato in fretta e furia dopo gli attentati nella metropolitana di Londra del 2005, era una misura antiterrorismo che imponeva delle limitazioni all'uso del Wi-Fi nel nostro Paese. In pratica i proprietari di internet point e dei locali pubblici, come bar e ristoranti, avevano l'obbligo di tenere un registro di chi si collegava alle loro reti chiedendo documenti e riempiendo un'infinità di scartoffie. Una trafila che ha finito per scoraggiare tutti, esercenti e utenti, a tutto vantaggio degli operatori telefonici. Dopo cinque anni di proroghe, l'annuncio del mancato rinnovo del decreto Pisanu per la fine di quest'anno è stato accolto da molti con grande soddisfazione, ma la verità è che non sappiamo come evolverà la situazione.
Solo un restyling? - Il Ministro degli Interni Maroni informa che i gestori non dovranno più chiedere l'autorizzazione per concedere il servizio, ma di sicuro l'accesso alla rete non sarà libero. Il Governo sta infatti pensando a misure alternative per tracciare l'identità di chi si connette al web che permettano alle autorità di individuare il dispositivo in caso di reati di pedofilia e terrorismo. Non si tratterebbe, quindi, di una vera liberalizzazione - del WiFi libero come esiste in molti altri paesi insomma - ma di una sorta di “restyling” del decreto Pisanu. Non ci sarà più la fotocopia della carta d'identità, ma magari gli esercenti saranno obbligati a registrare i dati della SIM.
Viva la pecora nera - E sempre a proposito dell'accesso al Web, la minaccia di Firesheep, la “pecora” ruba-cookie, non accenna a diminuire. La buona notizia è che è già stato trovato l'antidoto: BlackSheep. Anche in questo caso di tratta di un addon per Firefox in grado di intercettare Firesheep sul computer e impedirgli di sgraffignare informazioni riservate degli ignari naviganti del web.
Su Jacktech.it leggi l'articolo originale e in più: