Il "Lifelogging", ossia la tendenza a tenere traccia di ogni momento della propria vita, sta diventando un fenomeno di massa. Le foto e videocamere sono sempre più sofisticate e microscopiche, e i servizi web per condividere i propri ricordi di certo non mancano. Ma hai mai pensato che potresti finire senza saperlo nei ricordi degli altri? E come la mettiamo con la privacy?
“Lifelogging è un’arma a doppio taglio: e se non volessi lasciare traccia nei ricordi altrui?”
Eccomi, ci sono anche io – Se prima registrare i ricordi più importanti della tua vita era costoso e complicato, con le nuove tecnologie sta diventando davvero un gioco da ragazzi. Esistono videocamere come la Ucorder, per esempio, piccola come un accendino che ti attacchi comodamente al collo per riprendere e fotografare a getto continuo. Se poi vuoi condividere la tua giornata con amici, parenti o anche anche perfetti sconosciuti, basta pubblicare i tuoi contributi multimediali da qualche parte sul web, su un social network come Facebook, o su Flick e YouTube per lasciare una traccia tangibile del tuo passaggio su questa terra.
Ricerca nel passato – Con tutto questo materiale multimediale, trovare o permettere ad altri di pescare il “ricordo” giusto è un’impresa. Adesso neanche più tanto però da quando sono arrivati i “tag” che ti permette di organizzare per parola chiave video e immagini. E poi il gps ti dà un ulteriore mano permettendo a fotocamere, videocamere e cellulari vari, di inserire il luogo (e ovviamente la data) nella traccia digitale di quel dato momento della tua vita.
Non solo foto e video – Il livelog non è solo “visuale”. Non dimentichiamoci che esistono servizi web come quelli offerti da Google. Chi non ha una casella di posta Gmail? E i più evoluti usano anche quotidianamente i calendari per non dimenticare i vari impegni e ricorrenze sia in ambito lavorativo che privato. Ebbene, Ecco, anche tutte queste informazioni conluiscono nel film che stai realizzando della tua vita, e salvo una guerra nucleare che annienterebbe il genere umano, sono dati che difficilmente andranno perduti.
Attacco alla privacy – Il rovescio della medaglia legato alla rapida diffusione del Lifelogging riguarda la privacy. Finché decidi autonomamente di tramandare ai posteri ogni momento della tua esistenza sei liberissimo di farlo, ma spesso in questa attività vengono coinvolte persone che magari non amano che la propria faccia o che le proprie attività, insomma i fatti loro, restino memorizzati e magari vengano diffusi in mondovisione sul web o chissà attraverso qualche canale senza la loro autorizzazione.
È un argomento che fa, e che farà discutere molto in futuro.