La situazione in Guatemala alle pendici del Volcan de Fuego è drammatica. Al momento in cui scriviamo si parla ufficialmente di circa una trentina di vittime tra la popolazione, ma le prime testimonianze riportano di molte persone letteralmente inghiottite dalle nubi di ceneri e di cui non si sa più nulla. Il Volcan de Fuego è un vulcano di tipo esplosivo, ma ieri l'eruzione, la seconda delle 2018, è iniziata in sordina.
La popolazione si è resa conto dell'eruzione quando in cielo si è vista la densa nube di polveri e ceneri, la mattina del 3 giugno.
Le autorità non hanno intravisto in quella attività un potenziale e imminente pericolo e quindi non hanno ritenuto necessario fare evacuare le comunità alle pendici del vulcano.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, però, una serie di violentissime esplosioni ha lanciato in cielo, a migliaia di metri d'altezza, una grande quantità di materiale, che è poi ricaduto sui paesi che circondano la montagna - e raggiunto anche la capitale, Guatemala city, a circa 30 km dal vulcano! A distanza di circa 24 ore dall'inizio dell'eruzione si contano vittime, decine e decine di feriti, case e ponti distrutti, linee elettriche messe fuori uso e una grande quantità di ceneri ovunque. In alcuni casi sono stati visti anche dei veri e propri fiumi di polveri e ceneri, che hanno inglobato case, automobili e tutto ciò che c'era sul loro percorso. La situazione pare al momento ancora più drammatica a causa delle scarse risorse del governo guatemalteco.
Come lo Stromboli. Il Volcan de Fuego è noto per la sua attività stromboliana, che alterna cioè fasi di grandi esplosioni a fasi di colate di lava fluida, capace di percorrere anche decine di chilometri prima di fermarsi.
L’eruzione avviene a breve distanza di tempo rispetto a diverse altre che si sono verificate o sono in corso in diverse parti del pianeta: dall'eruzione del Merapi (Indonesia) alle isole Vanuatu, fino all’eruzione prolungata, seppure meno violenta, del Kilauea, alle Hawaii.
C'è una relazione tra tutte queste eruzioni? Sembra di no, o almeno nulla che possa essere scientificamente provato. Quella del Volcan de Fuego, tuttavia, potrebbe avere un rapporto con il forte terremoto che si verificò l'anno scorso al largo delle coste del Messico.
Il sisma potrebbe infatti avere creato delle fratture nella crosta terrestre, dalle quali l'acqua di mare si è incuneata fino a raggiungere la sacca magmatica del vulcano e da qui originaee l'esplosione in atto. Si tratta però solo di un'ipotesi, che successive ricerche potranno confermare o meno.