Questa notte, 15 ottobre 2013, un terremoto di Magnitudo 7.1 a soli 20 km di profondità si è verificato vicino alla città di Catigbian sulla Bohol Island, nelle Filippine, in seguito al movimento di una faglia (frattura). Il luogo dell’evento indica che il sisma ha spaccato un pezzo di crosta della zolla chiamata Sonda (vedi disegno) e non si è verificato nella fascia di subduzione che si trova lì vicino e che interessa due zolle, quella delle Filippine e quella di Sonda, dove di solito avvengono i terremoti. Le fasce di subduzione sono aree dove due zolle si scontrano tra loro e una di essa va “sotto” l’altra producendo forze e attriti che poi vengono rilasciati sotto forma di forza sismica. Qui la zolla che contiene il Mare delle Filippine si muove verso ovest-nord-ovest rispetto alla zolla della Sonda ad una velocità di circa 10 cm / anno e va al di sotto, ossia in subduzione, delle Isole Filippine.
Le Isole Filippine si trovano a cavallo di una regione geologica complessa: all'incrocio cioè di tre grandi placche tettoniche (quella delle Filippine, della Sonda e la Placca Eurasiatica). Come tali, le isole hanno familiarità con grandi e dannosi terremoti e la regione a 500 km del sisma di questa notte ha visto in tempi relativamente vicini a noi ben 19 eventi di Magnitudo 6 o superiore. Uno di questi, un sisma di Magnitudo 6.8 a 70 km a est rispetto a quello attuale ha causato diverse vittime.
La violenza del sisma è al limite di quelli che possono causare tsunami, che al momento però non sembrano essersi sviluppati.
