Chi ha scoperto il teorema di Pitagora? "Pitagora, direbbe ciascuno di noi…". Eppure una recente scoperta suggerisce che il teorema potrebbe essere il caso di plagio più antico conosciuto al mondo, anche se nessuno vuole accusare il filosofo greco di averlo voluto fare deliberatamente. A Pitagora infatti, è attribuita alla creazione matematica che aiuta a trovare le dimensioni di un lato mancante di un triangolo rettangolo. Ma negli ultimi anni un matematico ha scoperto l'esistenza di un'antica tavoletta babilonese che risale a ben 1.000 anni prima della nascita di Pitagora che dimostra, senza ombra di dubbio, tale teorema.
Le prove sono incise sulla tavoletta di argilla etichettata YBC 7289, che venne lavorata tra il 1800 e il 1600 a.C., la quale è stata trovata nella Mesopotamia meridionale e oggi è conservata presso l'Università di Yale. Su di essa appaiono chiaramente un rettangolo e una diagonale che forma due triangoli rettangoli e una serie di numeriche interpretati spiegano il modo con cui calcolare la lunghezza della diagonale stessa.
Perché "Teorema di Pitagora". Perché allora viene attribuita la scoperta al filosofo greco? Gli esperti ritengono che il filosofo potrebbe aver sentito parlare del teorema e che fattolo suo e studiato in modo appropriato, lo rese talmente popolare da diventare il "Teorema di Pitagora". La leggenda narra che Pitagora scoprì il suo teorema in una sala di un palazzo: si stava annoiando, e così la sua attenzione venne catturata dalle piastrelle quadrate in pietra del pavimento. Osservandole con attenzione lo portarono ad immaginare l'esistenza di triangoli rettangoli all'interno di ciascuna di esse, e con le sue doti matematiche, assolutamente innegabili, comprese che l'area dei quadrati sui lati del triangolo era uguale all'area del quadrato costruito sull'ipotenusa.
La scoperta. Ora il matematico Bruce Ratner, della Rutgers University, che ha condotto la ricerca e che aveva pubblicato lo studio sul Journal of Targeting, Measurement and Analysis for Marketing già alcuni anni orsono, ma che fino ad ora è rimasta sconosciuta ai più, spiega: «Esistono prove inconfutabili incise su di una tavoletta di argilla che il teorema di Pitagora venne dimostrato 1.000 anni prima della nascita di Pitagora stesso».
La tavoletta in questione mostra ben visibile una serie di incisioni, le quali, oltre al rettangolo e alla diagonale che forma due triangoli rettangoli presenta numerosi segni. Ratner li ha interpretati e risultano essere dei numeri. Trasportando tali valori dalla base 60 - il sistema di conteggio utilizzato dagli antichi babilonesi che utilizza 60 come base invece della più comune base 10 che usiamo nella vita quotidiana – è riuscito a determinare che la tavoletta dimostrava il teorema senza ombra di dubbio.
La medesima ricerca ha permesso a Ratner di avvalorare che i babilonesi sapevano anche come calcolare la radice quadrata di un numero con notevole precisione.