Secondo una recente e bizzarra teoria c'è un altro Universo dove tutto è fatto principalmente di antimateria, un Universo speculare al nostro. Bizzarra o meno, con questa ipotesi un team di scienziati canadesi afferma di poter rispondere ad alcune domande fondamentali:
# 1) che cosa c'era prima del Big Bang?
# 2) che cos'è la materia oscura?
# 3) il tempo può andare al contrario?
Gli scienziati sono partiti da una base solida, benché non "universalmente" condivisa: la simmetria quantistica. La fisica quantistica suggerisce che questa proprietà si possa applicare all'intero Universo - anzi, molti cosmologi sono convinti di doverla includere, la simmetria, per trovare una Teoria del Tutto. Tuttavia l'Universo è spiacevolmente asimmetrico, come sembrano dimostrare ovvietà come il fatto che il tempo scorre in una sola direzione e che attorno a noi vediamo molta più materia che antimateria. Come conciliare la teoria con la realtà?
Ed ecco l'intuizione dei fisici canadesi, accompagnata da tutte le equazioni matematiche del caso (che però vi risparmiamo): la simmetria viene rispettata perché, oltre al nostro Universo, esiste anche un Anti-Universo.
Incompleta? C'è ancora da capire se questa teoria può spiegare anche altre strane cose dell'Universo, come l'uniformità del Cosmo sulla grande scala, spiegata invece da teorie "asimmetriche" come la teoria dell'inflazione.
Per contro, la "simmetria canadese" sembra capace di trovare una giustificazione alla materia oscura. Il tipo di Big Bang qui immaginato avrebbe prodotto una notevole quantità di neutrini super pesanti, ovvero particelle che, pur avendo una massa, quasi non interagiscono con la materia e con la luce.
Queste caratteristiche vanno a braccetto con quelle della materia oscura: non si vede ma si "sente", in virtù dei suoi effetti gravitazionali sulla materia ordinaria.
I ricercatori canadesi difendono la loro teoria citando quello che per loro è il suo maggiore pregio: l'idea si basa esclusivamente su particelle e campi di forza noti.
«C'è questa concezione per cui, per spiegare un nuovo fenomeno, si inventa una nuova particella o un nuovo campo, e credo che sia una strada sbagliata», ha dichiarato Neil Turok, uno dei ricercatori. Si potrebbe obiettare (e qualcuno di certo lo farà) che, al posto di una nuova particella, la teoria introduce un intero nuovo Universo.