Una nuova applicazione per iPhone sviluppata da BI2 Technologies sta accendendo i dibattiti sui diritti civili in America: riconosce i volti confrontandoli con quelli schedati nei database delle forze dell’ordine.
“Il programma in uso a militari e polizia: cerca i volti sui database degli schedati”
Riconoscimento del volto - L’applicazione si chiama MORIS, acronimo di “Mobile Offender Recognition and Information System” e viene già usata, in via esclusiva e sperimentale dai militari e in alcune zone limitate anche dalle forze dell’ordine. Ma presto potrebbe diventare uno strumento di lavoro quotidiano per i poliziotti americani: il programma permette agli ufficiali di polizia di scattare una fotografia al viso di una persona, l’immagine viene poi confrontata in automatico con i database della polizia, alla ricerca della storia criminale del soggetto inquadrato. E, in caso di conferma del sospetto, gli agenti possono anche effettuare, sempre con l’iPhone, una scansione dell’iride.
Un mare di dispositivi - Secondo il Wall Street Journal, almeno 1000 dispositivi iPhone di circa 40 organizzazioni di polizia americane potrebbero ricevere in uso il suddetto programma per il riconoscimento dei volti, entro il prossimo settembre. Il costo è di 3.000 dollari e potrebbe pure avere una versione per i terminali dotati di sistema operativo Android. I promotori dei diritti umani in USA hanno subito messo l’accento sul rischio di un monitoraggio continuo e di un eccessivo controllo sui cittadini da parte delle autorità di forza pubblica e del governo. (pp)
Niccolò Fantini