Poco tempo fa Jacktech ha illustrato le innovazioni tecnologiche messe in campo per far fronte alla marea di petrolio al largo della Louisiana, dopo l’incidente nel Golfo del Messico nel mese di aprile. Non vi abbiamo ancora parlato, però, di un macchinario, progettato addirittura 15 anni or sono, che risolve (solo in parte) le molteplici e drammatiche conseguenze che patiscono gli animali selvatici a causa dell’inquinamento provocato dalla dispersione del petrolio in mare: si tratta di una lavatrice per pulire le piume degli uccelli.
“Un’invenzione che risale a 15 anni fa potrebbe mettere in salvo i volatili nel Golfo del Messico”
Non è uno scherzo – L’idea è del 1995 ed è stata progettata e sviluppata dal consorzio Fost: un organismo, fondato dalle aziende petrolifere Elf e Total, dopo un altro incidente sempre nel Golfo del Messico, agli inizi degli anni ’90. I progettisti, lavorando in simbiosi con biologi e ornitologi hanno ideato una lavatrice per pulire in soli 7 minuti il piumaggio degli uccelli marini dalle scorie del Petrolio.
Troppo stress - Infatti i primi ad essere danneggiati dalla marea nera sono spesso i volatili: le piume si imbrattano del pesante olio combustibile e gli uccelli non riescono a volare e nemmeno respirare, andando incontro a morte certa. Il problema è che gli uccelli non si possono pulire facilmente: ci vogliono molte ore di lavoro manuale, operazione che causa uno stress, non solo emotivo, ma anche biologico, a cormorani, gabbiani e altri abitanti del mare. Per pulire i volatili si procede normalmente con spazzole, solventi e saponi, e ciò corrisponde ad una lunga degenza con relativa reclusione in cattività.
Un’ottima invenzione - La macchina inventata da Fost è invece rapida e si basa sul funzionamento della canonica lavatrice domestica: un cestello serve per ingabbiare il pennuto, mentre un altro cestello, che include una serie di getti di acqua e solvente, lava le sue piume a 39° centigradi, la temperatura più vicina alla condizione naturale di queste specie di uccelli. I volatili selvatici vengono poi asciugati (no, senza centrifuga!) e lasciati riposare in una piscina appositamente costruita per la loro degenza. Peccato che, come indica il sito ufficiale dell’invenzione, dopo 15 anni esistano oggi al mondo solo due esemplari di queste rapide ed efficaci lavatrici per uccelli.