Un nuovo virus gigante che infetta una comune alga marina è stato individuato nelle acque costiere di Oahu, alle Hawaii. Il suo DNA è il più grande mai sequenziato in un virus interessato agli organismi fotosintetici.
La scoperta di un gruppo di microbiologi dell'Università delle Hawaii a Mānoa, descritta sulla rivista Virology, si inserisce nel filone di ricerche sui virus giganti, microrganismi di dimensioni centinaia di volte maggiori dei virus normali, e con un numero particolarmente ricco di basi genetiche, più ricco di quello di molti batteri.
Furto interessato. Di norma i virus sono molto più piccoli della cellula che invadono, e hanno bisogno di poche basi genetiche, perché utilizzano, per replicarsi, gli strumenti genetici dell'entità che invadono. Non così il virus hawaiano, ribattezzato TetV-1 dal nome dell'alga verde unicellulare che infetta, la Tetraselmis.
Il maxi virus, è lungo 226-257 nanometri circa. Nel suo genoma sono stati trovati alcuni geni sottratti al DNA dell'alga ospite: due di questi in particolare, servono all'alga per compiere il processo di fermentazione, che le permette di ottenere energia dagli zuccheri.
Non è chiaro come il virus sia riuscito a ottenere questi geni, aggiungendoli al proprio patrimonio, ma i ricercatori hanno formulato un'ipotesi sul loro scopo. Poiché l'alga si diffonde in acque basse, che "tinge" progressivamente di verde, il kit genetico consentirebbe al microrganismo di sopravvivere anche in questi habitat a ricca concentrazione dell'alga ospite e poveri di ossigeno.
Regolatore di crescita. La Tetraselmis fa parte del fitoplancton alla base della catena alimentare oceanica, e allo stesso tempo è una fonte di biocarburante. Poiché questo virus sembra capace di diffondersi molto rapidamente all'interno dell'alga, che distrugge e decompone, studiarlo potrà servire a prevederne gli effetti su questi organismi fotosintetici.
Il virus oversize potrebbe avere, sulle alghe, anche un effetto di contenimento. Quando le Tetraselmis si diffondono in modo eccessivo, possono essere arginate nella crescita da un'infezione virale, che dà alle altre popolazioni vegetali l'opportunità di moltiplicarsi e competere per le risorse.