Un iceberg grande quanto la provincia di Roma, circa 5.000 Kmq di superficie, potrebbe presto separarsi dalla banchisa antartica. Secondo gli esperti si tratterebbe di uno dei più grandi distacchi di ghiaccio mai registrati e, se dovesse verificarsi, potrebbe compromettere la stabilità di tutta la parte più settentrionale di Larsen C, la grande piattaforma ghiacciata situata nel mare di Weddel.
Corre la frattura. Gli scienziati stanno monitorando la zona già da diverso tempo: al momento il super-iceberg è trattenuto da una striscia di ghiaccio spessa solo 20 km, e non si sa fino a quando potrà reggere.
La rottura sta avanzando molto velocemente e nelle ultime 3 settimane si è allungata di ben 18 km e attualmente è larga giù 500 metri (nel 2011 erano 160).
Secondo Adrian Lackman, scienziato della Swansea University, il distacco potrebbe cambiare per sempre il panorama della Penisola Antartica e innescare una serie di rotture a catena di cui questa potrebbe non essere la più grande. Una prospettiva decisamente inquietante, anche perchè Lackman è sicuro che l’evento si verificherà. «Se non dovesse succedere, sarei davvero sorpreso» ha dichiarato in una recente intervista a TheGuardian.









Un evento simile si è già verificato nel 2002, quando la piattaforma Larsen B, a seguito di un distacco piuttosto consistente anche se non di questa portata, si è praticamente disintegrata.
Reazione a catena. Una delle potenziali conseguenze di questa rottura è lo scivolamento in acqua del ghiacciaio che si trova alle spalle del mega iceberg, che verrebbe a perdere in maniera repentina il proprio sostegno. Secondo gli scienziati un evento del genere potrebbe contribuire all’innalzamento del livello dei mari.
Il distacco degli iceberg dalla banchisa è un fenomeno del tutto naturale, spiegano gli esperti, ma negli ultimi anni ha subito un’accelerazione a causa del riscaldamento delle acque.